Forse gli avrà fatto bene l’iniziale esclusione dall’11 titolare nel match contro la Lazio, oppure saranno stati benefici i continui apprezzamenti ricevuti da mister Seedorf durante gli allenamenti all’Acqua Acetosa. Fatto sta che nella sfida contro la Fiorentina, Mario Balotelli è stato il migliore in campo. L’attaccante numero 45 è tornato ad esser determinate con due punizioni decisive, la prima che ha innescato il gol di Mexes e la seconda che invece è terminata direttamente alle spalle di Neto. A sorprendere ulteriormente, è stato l’atteggiamento tenuto durante tutta la gara: ammonito per proteste intorno al 20° minuto del primo tempo, SuperMario resiste (sorridendo sardonico ai continui provvedimenti avversi da parte del signor Orsato) alle continue provocazioni in campo.
A fine gara, durante l’intervista a bordo campo, alla domanda su chi l’avesse più istigato in campo, Balotelli risponde: “L’arbitro? Con il direttore di gara di oggi non si poteva avere dialogo, non potevi parlare. Sono stato ammonito e mi ha detto ‘parli troppo’. Io parlerò troppo ma il dialogo si può avere, per fortuna solo alcuni arbitri sono così, io non ho gesticolato e non ho detto parolacce, non capisco. Per fortuna non sono tutti così. La persona che mi provocava di più in campo sinceramente è stato l’arbitro: non capisco perché alcuni arbitri, in Italia, non dialogano. Mi è sembrato un po’ stupido”. Intuendo che l’ultima frase potesse riferirsi direttamente ad Orsato (ed incorrere quindi in provvedimenti, sempre particolarmente ricchi di cicuta quando si tratta della causa rossonera, da parte del giudice Tosel), Balotelli corregge il tiro: “Mi è sembrata un po’ stupida la situazione”. Un SuperMario apparso finalmente maturo. La gara del Franchi come alba di un nuovo inizio? Alle prossime gare l’ardua sentenza.