Era il 3 novembre 2013, proprio un girone fa. Il Milan di Allegri, 24 ore prima, aveva appena perso 2 a 0 a San Siro contro la Fiorentina (Vargas-Borja Valero), una prestazione oscena e colpevole sul campo che, soprattutto, sancì l’inizio dell’inferno societario. Il comunicato ANSA di Barbara Berlusconi (“E’ necessario un cambio di filosofia aziendale. Il Milan non ha speso poco ma male“), espressione del pensiero di Silvio, mise spalle al muro Adriano Galliani che, da lì fino a fine mese, presentò in due occasioni le dimissioni, sempre respinte dal Presidente. Ad Arcore ci volle poco per firmare la pace fra loro, con Lady B., invece, la storia è ben più complessa. E forse nemmeno oggi si può parlare di piena sintonia.
Nella sostanza, però, c’è stato un deciso cambio di rotta. Galliani è tornato centrale e responsabile in primo piano sulle questioni più spinose, con grande potere decisionale e su mandato di Silvio Berlusconi. Barbara si sta occupando della progettazione del nuovo stadio e concentrando sulle questioni commerciali, come sancito dal CdA firmato lo scorso dicembre, in più arrivano anche dichiarazioni distensive a livello dirigenziale. E così, annuncia stamane La Gazzetta dello Sport, il prossimo 16 aprile, giorno del canonico rinnovo delle cariche sociali, verrà confermato il duopolio. L’esperimento, dunque, può diventare legge e rimane valido fino al 2018: uno scenario incredibile, impossibile da credere se si pensa ad allora. E invece, con la Viola ancora “di mezzo”, 5 mesi dopo, il Milan vede il sereno nel suo organigramma ed arriva al “Franchi” con un Seedorf in più in panchina, ma mai come oggi in bilico. Insomma, anche il post-Fiorentina di domani potrebbe regalare annunci clamorosi. Occhio all’ANSA.
Galliani, dopo che l’anno scorso venne pesantemente insultato in tribuna, sorveglierà mister Clarence e poi prenderà una decisione: ovviamente, un pesante ko suonerebbe come possibile esonero. Sullo sfondo, rimane ancora il nodo ds. E in questo senso, la Rosea, parla di accelereazione. La prossima settimana sarà decisiva per arrivare ad un compromesso e trovare un degno sostituto di Braida: Sean Sogliano del Verona rimane in pole, poi c’è Bigon (contratto in scadenza 2016).
(Foto: AcMilan.com)