La Primavera del movimento calcistico italiano: pronti i progetti di 3 stadi

In principio, è stata la Juventus ad indicare la via maestra: stadio di proprietà, area circostante nella quale i tifosi possono vivere al meglio la propria passione e comfort ai massimi livelli. Non è di certo casualità che la Juventus in casa abbia fin qui ottenuto, in ambito nazionale, 46 vittorie, 11 pareggi e sole due sconfitte. Investire creando uno stadio di proprietà non è solo quindi meramente una questione economica. Come riportato da Marco Bellinazzo per il Sole 24 Ore, oltre al Milan, si stanno muovendo in tal senso anche Roma e Catania.

I rossoneri hanno manifestato interesse, ad ogni non vincolante per le parti, si attende il bando di gara internazionale che Arexpo dovrebbe pubblicare a breve, mentre la gara per la cessione di tali aree dovrebbe chiudersi in autunno. La superficie totale del sito espositivo è di circa 105 ettari, ma le aree dove sono previsti i volumi sono inferiori a 23 ettari, per una edificabilità massima complessivamente realizzabile di circa 489mila mq. A cui si aggiungono ulteriori 30mila mq edificabili destinati all’housing sociale. Lo stadio occuperebbe 12 ettari. La società del Milan ha manifestato il proprio interesse alla realizzazione di “uno stadio calcistico di modello europeo con relativi servizi e strutture accessorie/pertinenziali anche di carattere commerciale“, una struttura con capienza massima di 60.000 posti. Una capacità edificatoria, come riportato nel documento firmato da Barbara Berlusconi, di circa 20 mila mq, di cui 2.500 mq di superficie di vendita per medie strutture, per un totale di 120mila mq: l’operazione stadio occuperebbe 12 ettari dei 44 complessivi del parco multematico previsto dal masterplan post-Expo. Oltre alla struttura sportiva principale, nella sua proposta il Milan ha incluso la disponibilità a realizzare 20 mila mq di parco e a “valutare la possibilità di realizzare ulteriori impianti e strutture sportive in altre aree del sito, ovvero a rifunzionalizzare e gestire opere e manufatti, anche temporanei, presenti sul sito al termine della manifestazione universale ovvero a realizzare altre attività o funzioni”. Il tutto dovrebbe esser realizzato a partita dal 2016 per un costo complessivo di 300 milioni di euro.

Come detto in precedenza, anche Roma e Catania si stanno muovendo in tal senso. I giallorossi, attraverso l’account ufficiale di Twitter, hanno ufficializzato il progetto dell’impianto, che dovrebbe sorgere nell’area di Tor di Valle, di proprietà sarà presentato mercoledì 26 marzo, per una spesa complessiva di 1 miliardo di euro. Il sindaco Marino ha auspicato una fine dei lavori in tempi brevi, 2016-2017, e renderà noto il concetto anche durante la presentazione, che avverrà il 26 marzo, del progetto stesso. Antonino Pulvirenti, presidente del Catania, ha già firmato l’atto di acquisizione del terreno sul quale sorgerà il nuovo stadio del club. Il sito, di circa 50 ettari si trova nella periferia Ovest della città. La società ha già dato incarico allo Studio dell’Ingegnere Emanuele Stancanelli di redigere il progetto definitivo da presentare al Comune di Catania entro il 31 dicembre 2014.

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