Ora l’orizzonte da seguire è soltanto quello costituito dalla parola “ricominciare”. Ovvero costruire una nuova realtà Milan degna degli antichi fasti, che ritorni ad avere campioni degni di tale epiteto e una solidità societaria capace di dare segnali come fino ai primi anni di questo secolo. Ripartire con un chiaro assetto a livello di organigramma dove i compiti siano delineati specificatamente, ma soprattutto rimettere in sesto una rosa che ad oggi non riesce a competere su nessun fronte.
Per discutere sulla rifondazione futura del Milan è intervenuto in esclusiva a IlSussidiario.net Andrea Campi, partendo dal capitolo mercato: “Il prossimo portiere dovrebbe essere Agazzi che avrà l’occasione della carriera. Marchetti e Perin vengono a costare troppo, anche se Perin sarebbe la scelta ottimale nel rapporto qualità-età, ma attorno a lui c’è bagarre. Il Milan sfoltirà sugli “anziani” e a pagare potrebbe essere Bonera, ma anche Essien che non sta dando risposte in campo a fronte di un buon colpo in termini economici”. Poi l’agente FIFA continua su Kakà: “Nonostante abbia anche lui i suoi anni sta giocando bene e sta dimostrando di essere ancora un campione, sarà certamente uno dei cardini del Milan venturo“.
Mercato in uscita chiaro: si torna al “progetto giovani”. Ma con Saponara pronto a finire a Parma, Cristante e Petagna che vedono il campo solo col binocolo e Gabriel in partenza verso altri lidi, la puzza di un piatto riscaldato ma mai realmente in tavola persiste. Tanto che Campi conferma: “Il prossimo mercato del Milan sarà come l’ultimo, anche se capisco che i tifosi potrebbero non esserne contenti”. Eh già, low cost e giocatori acciuffati all’ultimo secondo saranno ancora i must di Adriano Galliani. Ci dovremo accontentare un’altra volta.