De Sciglio, un’esclusione tanto insensata e una cena con il Real dal sapore amaro: a chi credere?

Non si è visto, ma c’era anche De Sciglio nella spedizione rossonera di Madrid, appena conclusa e malissimo. La “colpa” è di Seedorf, che ha deciso di lasciarlo in panchina nella sfida del “Calderon”. Nella notte che valeva un stagione, quella con più valore, l’allenatore olandese ha giocato senza il suo terzino migliore. Non solo un semplice errore, non può essere un caso. Col senno di poi è più facile, ma è anche doveroso chiedere spiegazioni.

E’ stata un’esclusione a sorpresa, che ha fatto, fa e farà rumore. Impossibile comprendere una logica di fondo, nemmeno qualche aspetto tattico: i Colchoneros sulle fasce sono pericolosissimi, a maggior ragione uno come De Sciglio, che era in buonissime condizioni fisiche, appariva più sensato ed affidabile schierarlo in campo. A maggior ragione visto che domenica contro il Parma Mattia non ci sarà per squalifica, non un dettaglio. Invece no, spazio incondizionato e (ancora) sprecato da Emanuelson a sinistra, nuova chance ad Abate che non è stato il peggiore ma non ha nemmeno agito con serietà: fragile in difesa, cross sbilenchi. La storia la conosciamo, il mercato non ancora. Ma all’orizzonte si sta muovendo qualcosa di grosso e preoccupante per De Sciglio. Il Real Madrid lo vuole e fa sul serio, di sicuro Galliani, nella cena con Perez ed Ancelotti al ristorante O’Pazo in Calle de la Reina Mercedes, ne ha discusso.

L’intenzione, ovviamente, è quella di tenerlo, ma di fronte a certe cifre la trattativa potrebbe nascere. E De Sciglio, solo per il Real, si è detto anche disposto a lasciare il Milan. Danno e beffa, eliminazione e incubo cessione. E’ sbagliato correre troppo ed immaginare uno scenario che avrebbe dell’assurdo, ma sempre meno.

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