Calloni alza la voce: “Non paragonatemi a Robinho. Se Kakà sbaglia è sfortuna, quando sbagliavo io invece…”

Gianni Brera lo soprannominò “sciagurato Egidio” dopo un clamoroseo errore sotto porta. Da allora, accostare il nome di Calloni ad un giocatore significa etichettarlo come un mangia gol. Ma lui non ci sta, non rinnega i suoi quattro anni al Milan tra il ’74 e il ’78 e in un’intervista rilasciata ad Alberto Cerruti per la rubrica “Tempi supplementari” ha parlato così del suo rapporto con i colori rossoneri: “Domenica il Milan perde 0-2 con la Juve, e tutti parlano di sfortuna per il salvataggio di Bonucci sul tiro di Kakà. Invece è un errore: Kakà ha sbagliato un gol. Ma è Kakà, appunto, un fuoriclasse indiscutibile. Se lo avessi sbagliato io, veniva giù lo stadio…”.

“Robinho come lei? Niente paragoni, per favore. Dico solo che Robinho è un buon giocatore, conosciuto in tutto il mondo e che probabilmente a giugno giocherà il Mondiale. Da quando è arrivato in Italia Robinho ha cambiato modo di giocare: parte da lontano, lavora più per i compagni di quanto non facesse ad esempio al City, e spesso arriva poco lucido davanti al portiere. Ma fa parte del gioco, sono momenti che si superano. Poi, certo, dipende dal contesto. L’etichetta di “mangia gol”? Mi faceva stare male, perciò negli anni successivi ogni volta che affrontavo il Milan da ex avevo fame di gol. E mi sono vendicato, con il Verona e con il Palermo”.

“Seedorf? Grande giocatore, da tecnico non so ancora. Balotelli e Pazzini meglio insieme, si completano a vicenda. San Siro? L’anno scorso ci sono andato, mi sono goduto il debutto di Balotelli contro l’Udinese: doppietta. Per il resto ho chiuso con il calcio: faccio la mia vita da felice pensionato sul lago Maggiore, alleno i bambini dai 5 ai 7 anni dell’oratorio San Vittore di Verbania. E mi diverto”.

(Foto: Gazzetta.it, Calloni durante un derby)

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