Tra Gabriel e Perin, quando la differenza la fanno continuità e fiducia

Arianna Sironi è nello staff di SpazioMilan.it dalla sua nascita, l’8 marzo 2011, ed è una delle prime firme del sito. Conduce con il vicedirettore Daniele Mariani “Milan Time”, un’ora di notizie rossonere nel palinsesto pomeridiano di Radio Milan Inter (96.1 FM e canale 288 del DTT).

Rebus portieri per la prossima stagione. Quasi sicuro il rinnovo di Abbiati, con la totale disponibilità a fare il secondo, dubbio Amelia e tanti, tantissimi, troppi, interrogativi su Gabriel. E allora idee Agazzi e sogno Perin, giovane e di prospettiva, bravo, ma anche fortunato nel aver avuto la possibilità di crescere gradualmente in piazze (prima Pescara, ora Genova) “morbide” con quelli della sua età. Una fortunata che Gabriel, suo coetaneo rossonero non può vantare.

Pali sempre importanti e complicati quelli che ha difeso il brasiliano. Da quelli della Nazionale Under 20, dove si è fatto conoscere ed apprezzare vincendo il titolo da protagonista, all’Olimpiade vissuta da titolare dopo l’infortunio di Rafael, ora portiere del Napoli. In rossonero poco, il vuoto più totale nella prima stagione e le briciole in quella in corso: 6 partite da titolare e una, quella della condanna, in corso d’opera. Seedorf si sente più sicuro con Amelia, come ha dimostrato domenica scorsa in occasione del forfait di Abbiati, e ora per Gabriel non ci sono nemmeno più le briciole: solo l’anonimato, quello che sembrava essersi finalmente scrollato di dosso. La bella partita al debutto con l’Udinese è un ricordo, gli errori a Parma e qualche indecisione di troppo hanno avuto il culmine contro il duo Gervinho-Destro. E Gabriel da talento da far crescere è già stato etichettato come flop.

Per Mattia Perin il discorso è completamente diverso. Una crescita lineare la sua: dalla Primavera del Genoa alla Serie B col Pescara di Zeman, poi la massima serie da neo promosso tra alti e bassi. Parte da titolare, poi a metà stagione finisce in panchina a causa di qualche errore. Anche in Nazionale Under 21 qualche incertezza di troppo sia con Mangia che con Di Biagio. A Genova, rientrato dal prestito, parte contratto. Un esempio è la gara di andata contro la Fiorentina dove subisce ben 5 gol sui quali non è esente da colpe. Un girone dopo, la vita di Mattia è cambiata. Più sicuro, sempre al centro di voci di mercato: decisivo nel pareggio proprio contro i Viola, ma anche in match importanti come quello contro l’Inter dove blinda la sua porta. Nel mezzo tanta fiducia, quella che Gabriel non ha avuto.

Un giovane ha bisogno di crescere e di sbagliare, una frase che non deve essere un mantra da ripetere ma qualcosa che poi viene effettivamente applicato se si intravede qualche qualità. Del brasilano a Milanello parlano tutti un gran bene: impeccabile in allenamento, serio e volenteroso. Aspettiamolo, critichiamolo ma non senza vederlo con una buona continuità come invece sta succedendo con Perin, ora seguito e sognato, quando forse il sogno potresti costruirtelo in casa.

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