La situazione portieri in casa Milan è in evoluzione, c’è aria di grande cambiamento. Per analizzare ed approfondire le loro prestazioni fin qui, SpazioMilan.it ha intervistato in esclusiva Mario Ielpo, che in passato ha difeso i pali del Milan per 3 anni; non solo, anche sei anni di Cagliari: l’occasione per sbilanciarsi sull’ormai prossimo numero 1 rossonero Agazzi.
Ielpo, il Milan ha le “mani” su Agazzi: un buon acquisto?
“E’ sicuramente affidabile, anche se non ancora da Milan. Parliamo di un portiere vero, in giro c’era ben poco di meglio: non è un brutto acquisto, nonostante non sia velocissimo e nelle uscite non sia il massimo. Per il resto, ha un fisico notevole, copre bene la porta ed è abbastanza sicuro nelle uscite“.
Insomma, benedice la mossa del Milan…
“Agazzi è completo, non è un fenomeno ma è di buon livello“.
Il suo arrivo costerà la cessione a Gabriel?
“Probabilmente sì. Ma diciamo la verità: Gabriel non è pronto per giocare nel Milan, lo ha dimostrato quest’anno sul campo con errori grossolani. Non è tranquillo, mentalmente non è ancora adatto per giocare in Serie A. Agazzi è sicuramente superiore“.
Deve ancora farsi le ossa. Ma dove?
“Gli consiglio di fare un’esperienza in Serie B. Certo, se dovesse esserci un’occasione in A ben venga, ma la cosa migliore sarebbe vivere in un ambiente senza troppe pressioni, giocarsi 30 partite all’anno senza ambizioni dichiarate. E’ difficile dire se nell’avvenire possa essere da Milan o meno, si vedrà nel tempo: dovrà mettersi alla prova e curare i fondamentali, che vengono sempre più dimenticati...”.
Parliamo, invece, di Abbiati, che sta facendo cose di buonissime livello: se lo aspettava?
“Abbiati è ottimo, ha un fisico macchinoso e fragile ma se sta bene è una garanzia. Con i piedi non è sicurissimo, ma è una persona eccezionale ed umile. E’ un bene se l’anno prossimo rimarrà ancora, per dare qualche consiglio ai giovani: lo fa volentieri, consapevole che il Milan potrà puntarci sempre meno visto l’età“.
Poi c’è Amelia, che qualche domenica fa non ha sfruttato una bella chance per mettersi in mostra…
“Non dimentichiamoci che è stato in Nazionale, è forte. Ma nel Milan non è riuscito ad affermarsi. Con il Cagliari ha sbagliato, è evidente, quella palla doveva colpirla di interno, ma è stato anche sfortunato. Il problema è che i portieri, a differenza degli altri giocatori, se sono in difficoltà non possono passare la palla indietro… Allegri chiedeva in maniera esagerata che il gioco iniziasse dai difensori, anche se marcati: e allora gli errori, che anche Abbiati commette, sono da mettere in conto“.
Chiudiamo con un commento su Seedorf allenatore ed il suo Milan: promosso?
“Non mi piace per niente come gioca, vedo 3 trequartisti fermi e pochissima copertura: non è il mio calcio, così Kakà diventa un mulo! Credo moltissimo nell’uomo Seedorf, che ha enormi potenzialità, ma come mister rimane un mistero. I centrocampisti corrono troppo e conquistano troppo poco, con il Torino non mi spiego l’esclusione di Abate: avrei avanzato Emanuelson, che non si è ancora capito in che ruolo si esprime meglio, togliendo Honda. Il giapponese non ha passo, ma in questa posizione lo si limita: comunque, ci vuole pazienza“.