Tra scontenti e mancate cessioni: 8 “casi” che rimangono spinosi

Alle 23.00 di ieri sera si è conclusa la sessione invernale di mercato. Sessione invernale di mercato che per il Milan, come ormai accade da tre anni, è stata caratterizzata da acquisti a parametro zero e/0 in prestito con diritto di riscatto. Come prima, o forse peggio di prima. A differenza degli ultimi mercati, infatti, il Milan non è riuscito a cedere i giocatori in esubero. Per piazzare chi non rientra nei piani di Clarence Seedorf, il nostro amministratore delegato ha fatto il possibile, tanto da avere proposto anche scambi molto interessanti, ma molti giocatori in questione hanno rifiutato le destinazioni proposte e hanno fatto saltare qualsiasi tipo di trattativa.

CESSIONI MANCATE – Il primo rossonero destinato a preparare le valigie sembrava essere Marco Amelia. Il portiere romano, dal momento che era stato declassato a terzo portiere ed era sceso in campo soltanto nella gara d’andata contro il Barcellona, aveva chiesto la cessione già nei primi dieci giorni di gennaio. Ma l’arrivo di Clarence Seedorf, nonostante i disastri commessi contro il Cagliari, ha modificato la situazione e le gerarchie. Anche Cristante, tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio, era stato messo sul mercato: la società di Via Aldo Rossi intendeva cederlo in prestito a una squadra di medio-bassa classifica, in modo tale da fargli fare esperienza e riportarlo alla base al termine della stagione in corso. La grande prova contro l’Atalanta, però, ha fatto cambiare idea a tutti. Con il nuovo modulo, Bryan rischia di giocare ancora troppo poco. Ma per lo meno fino a gennaio, non si muove dal Milan. Arriviamo adesso a Saponara. Il trequartista di Forlì, tanto talentuoso quanto deludente, ha giocato poco e ha manifestato problemi di mobilità. Vittima di molti infortuni, Riccardo è stato proposto al Parma come contropartita tecnica per arrivare a uno tra Parolo, Paletta e Biabiany. Ma nessuna trattativa, in merito, è andata in porto. Non ci resta che sperare che Saponara, in questa seconda parte di stagione, riesca a rilanciarsi. Capitolo Robinho. Come tutti gli anni, la punta di Sao Vicente viene richiesta dal Santos. Ma come sempre, l’affare sfuma sul più bello: il club carioca non ha soldi da spendere. E’ questo il vero problema. Nonostante ciò, dal momento che il mercato brasiliano prosegue fino a marzo, la trattativa potrebbe riaprirsi.

SCONTENTI – Dopo un ottimo esordio contro l’Udinese, Gabriel ha dimostrato di non essere un portiere pronto per grandi palcoscenici e ha commesso errori in grado di compromettere l’esito di qualche partita. Da quando è arrivato Seedorf, l’estremo difensore brasiliano è stato superato da Marco Amelia. Avrebbe potuto essere ceduto in prestito, ma nessun affare si è concretizzato. Ora rimane per fare il terzo portiere. Un altro scontento (si fa per dire) è Cristian Zaccardo. Autore di prestazioni negative, il difensore rossonero ha rifiutato il trasferimento in Premier, nello scambio che avrebbe previsto l’arrivo di Taarabt (poi acquistato in prestito con diritto di riscatto). Per Zaccardo, si prospettano sei mesi da trascorrere tra panchina e tribuna. Stessa sorte spetta a Constant che, dopo aver perso la fiducia dei tifosi e dell’allenatore, ha rifiutato lo scambio di prestiti con Armero del Napoli. Piuttosto che il guineano scenda di nuovo in campo, è possibile che Seedorf sposti sulla fascia sinistra un difensore centrale. Constant, adesso, si trova ai margini del progetto. Infine, l’ultimo possibile partente che è rimasto al Milan controvoglia è Philippe Mexes. La Fiorentina era pronta a farsi avanti con decisione, ma il centrale di difesa francese non si è manifestato disponibile a decurtarsi l’ingaggio. Da quel momento, in Via Aldo Rossi, non è pervenuta nessun’altra offerta.

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