Rami, Honda, Essien, Taarabt. Mercato finito? Sì, o forse no? In queste ore il Milan continua ad essere attivo sul fronte mercato, soprattutto su quello degli acquisti. Il nuovo modulo adottato da Clarence Seedorf ha spinto la società rossonera a tornare vigile sul mercato e a sondare il terreno per giocatori dalle spiccate caratteristiche offensive. Dopo l’arrivo del marocchino Taarabt, sembra essere in dirittura d’arrivo anche la pista che porterebbe al francese del Parma Jonathan Biabiany. Alle 11 di questa mattina ci dovrebbe essere l’incontro decisivo tra le parti per portare il 25enne a Milanello.
Un acquisto voluto fortemente da Clarence Seedorf che lo ha richiesto espressamente ad Adriano Galliani, come dichiarato, nella tarda serata di ieri, dallo stesso a.d. rossonero. L’esterno offensivo transalpino in Italia ha già vestito le maglie di Modena, Inter, Sampdoria e Parma. Proprio con i ducali ha fatto vedere le cose migliori, diventando un punto fermo ed insostituibile della compagine di Roberto Donadoni. Sulla fascia è un’ira di dio e, oltre ad avere una velocità supersonica, si è contraddistinto per la sua facilità nel saltare l’uomo e per i numerosi assist preziosi offerti ai compagni.
Ma, nel Milan che in quella porzione di campo può già contare su Birsa, Robinho, Taarabt, Honda, Kakà, El Shaarawy (quando rientrerà), Balotelli (se si sceglierà di giocare con Pazzini come prima punta), a cosa serve l’ala francese? Prima di tutto appare corretto considerare il fatto che Biabiany appare diverso da tutte le altre mezze punte presenti nella rosa. Lui stesso non è un vero trequartista, ma è più un’ala che potrebbe diventare prezioso a partita in corso, o rappresentare una soluzione diversa per il tecnico olandese, anche per essere meno prevedibili e poter cambiare tipologia di gioco.
Non ultima, poi, c’è l’ipotesi di un vero e proprio cambio di modulo con la presenza dell’ex Inter in campo. Che sia a partita in corso, o prima del fischio d’inizio, Biabiany sarebbe l’ideale per passare dal 4-2-3-1 al 4-3-3 a seconda dell’avversario o della partita che il Milan dovrà affrontare. Proprio come è stato impiegato da Donadoni fin qui, il francese sarebbe perfetto in uno schieramento che prevede la punta centrale e due esterni offensivi ai suoi lati. Con lui a destra ed uno tra Honda, El Shaarawy, Kakà o Taarabt a sinistra, ci sarebbe una soluzione molto valida in più.