Giornata cruciale a Milanello, tra prime volte e buone sensazioni

Nella giornata di Milanello che consacra ufficialmente come membro della famiglia rossonera Michael Essien, c’è spazio anche per siparietti simpatici di Galliani e momenti di estrema cautela. La dirigenza milanista lavora sottotraccia mentre nella sala stampa si consuma la conferenza stampa ufficiale del nuovo centrocampista ghanese. Lui concretizza il suo sogno di indossare la maglia del “Club più titolato al mondo“, intanto Galliani, presente fisicamente ma con la testa altrove, pensa a come realizzare i sogni dei tifosi.

Da sempre il trinomio Berlusconi-Galliani-Milan è corrispondente al termine entertainment, ancor prima che sport. Forti e che facciano divertire i tifosi, così li vuole il presidente. Allora ecco l’acquisto di Adel Taarabt, genio e sregolatezza, ma che non pare quel colpo di mercato velatamente paventato da Galliani con le parole: “Ci sono altre trattative in corso, ma non le sa nessuno… “. Con una nota ironica verso noi giornalisti incapaci di arrivare là dove l’imperatore del mercato sta. Michael osserva la gag, sorride e si ricompone, il tutto nella massima umiltà.

Umiltà, al limite della timidezza (raramente alza gli occhi), che si scioglie quando è il momento di scendere in campo per allenarsi. Dopotutto, l’avrà ripetuto cinquanta volte: non vedo l’ora di iniziare“. Il principio d’allenamento è composto di riscaldamento e tecnica (conduzione, lanci e passaggi): Essien lavora col gruppo, dà intensità e sbaglia il meno possibile. Al suo fianco Muntari e Mario Balotelli. Sul campo c’è anche Kevin Constant che poco prima era a rapporto da Galliani col suo procuratore: li abbiamo visti passare tutti e tre accigliati. Lo scambio con Armero non si farà.

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