Una stagione di quelle in cui tutto sembra girare storto, una stagione iniziata male e, se possibile, continuata peggio. Sembra non essere davvero l’anno di Stephan El Shaarawy, tutto sembra dimostrarlo: la catena di infortuni e di sfortuna che lo sta attanagliando ormai da diversi mesi, l’impossibilità di giocarsi una chance mondiale nel modo in cui tanto avrebbe voluto. Cullare il sogno brasiliano, adesso, forse non è più possibile, ma sperare di tornare protagonista in questo Milan che lo aspetta a braccia aperte assolutamente sì.
Ha tanta voglia di tornare grande e decisivo, il Faraone. A dimostrarlo ci sono la sua grinta e la sua motivazione nell’affrontare e rispettare la tabella di recupero, le parole del fratello e procuratore Manuel rilasciate ieri ai microfoni di Milan Channel, il profondo dispiacere che gli si leggeva negli occhi dopo l’ennesimo, pesante infortunio rimediato a dicembre contro l’Ajax. Infortunio, tra l’altro, che gli è costato un’operazione e un allungamento dei già notevoli tempi di recupero.
Con tutta probabilità non lo rivedremo prima di un mese, eppure lo aspettiamo già: perché il suo modo di giocare e di allagarsi appare estremamente congeniale all’idea di calcio di Clarence Seedorf, perché un giocatore moderno come lui non può non piacere e non veder esaltate le sue caratteristiche in un modulo a trazione anteriore, estremamente coraggioso e veloce.