E venne il giorno di Michael Essien. Ex uomo d’esperienza del Chelsea di Mourinho, il mediano ghanese è stato protagonista di una prima parte di stagione in cui ha giocato con il contagocce, ma ora lo aspetta il bisognoso centrocampo rossonero.
Essien, classe ’82 e alto 178 cm per 84 kg, annovera nel proprio repertorio le caratteristiche giuste per interpretare al meglio il 4-2-3-1 imposto da Clarence Seedorf: forza fisica, esperienza, senso della posizione e dell’anticipo, carisma, aggressività, efficacia nei contrasti, capacità di comprendere lo sviluppo delle azioni, duttilità (in passato veniva utilizzato anche come difensore centrale e terzino destro), conclusione dalla distanza potente e abbastanza precisa, buona tecnica e dinamismo. Dinamismo che nelle prime uscite potrebbe venir meno a causa delle poche presenze disputate in questo inizio di stagione, ma che dovrebbe essere messo in mostra da Michael sul lungo andare, una volta raggiunto un buono stato di forma.
Già, lo stato di forma. Dal momento che è in grado di proteggere al meglio la difesa e assicurare concretezza e filtro in mediana, Essien può diventare una pedina d’importanza fondamentale, ma deve trovare il prima possibile la condizione. Sotto questo aspetto, però, Michael non dovrebbero esserci problemi. Il Milan ha trovato un giocatore di spessore che, schierato al fianco di De Jong, assicura interdizione e solidità e può essere schierato anche in Champions League.
Insomma, malgrado non risolva tutti i problemi del Milan e sia alla ricerca del ritmo partita, Essien è un buon rinforzo e può fare bene. La parola, ora, spetta al campo.