Questione di feeling

Il 2014 rossonero inizia con una vittoria per tre a zero. Contro un’Atalanta debole in difesa e a metà campo, il Milan riesce da subito a impossessarsi delle redini del gioco e a creare occasioni. Peccato che Robinho e Matri giochino in maniera imbarazzante e, nei primi dieci minuti, sbaglino un gol facile a testa. A centrocampo, Nocerino corre molto ma non è efficace, mentre De Jong sbaglia molti interventi e disputa una prova al di sotto delle aspettative. Cristante, invece, gioca bene: pur non dando il minimo apporto in fase di copertura, dimostra tecnica, personalità, senso della posizione e propensione all’inserimento tra le linee. Menomale che, in mediana, l’Atalanta non fa il minimo filtro. Ecco allora che il Milan, pur manifestando problemi, tiene il pallino del gioco. E su un ribaltamento di fronte causato da un’ingenuità orobica, un buon Emanuelson attraversa a palla al piede tutto il terreno di gioco e serve Kakà, che non sbaglia e firma il gol del vantaggio. Strada spianata? In parte.

Il Milan inizia la ripresa nel peggiore dei modi: la squadra abbassa il ritmo, perde la concentrazione e subisce un paio di occasioni da gol (l’unico che cresce con il trascorrere dei minuti è De Sciglio, autore di un brutto primo tempo). Giunti all’ora di gioco, è Abbiati a salvare su una conclusione di Denis e a rimediare all’ennesimo errore di un Mexes disastroso. Ma proprio nel momento di maggiore difficoltà, più per demeriti degli avversari che per meriti propri, il Milan riesce a chiuderla. Al 65′ Kakà, sfruttando l’unica buona giocata di un indolente Balotelli (entrato al posto di Matri), segna di rapina e ci porta sul due a zero. Due minuti più tardi è Bryan Cristante, grazie a una gran botta dalla trequarti, a scrivere la parola fine sulla partita.

L’Atalanta non ci crede più e molla la presa, il Milan rallenta il ritmo e si limita a fare possesso palla. Rami esordisce a dieci minuti dalla fine, al posto di uno Zapata che gioca su livelli discreti, ma non fa una buona impressione: appare in ritardo di condizione e impacciato nei movimenti. Insomma, arrivano tre punti importanti, che portano il Milan al decimo posto. Ma c’è ancora molto da lavorare. I nostri non hanno ancora fatto nulla: devono proseguire il feeling con i tre punti. A partire dalla gara di domenica prossima, in casa del Sassuolo.

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