Alessio Cerci è senz’altro uno dei giocatori più forti e più in forma della Serie A. L’esterno d’attacco del Torino, in possesso di rapidità, resistenza, cambio di passo, propensione al dribbling e doti tecniche, è entrato in pianta stabile nel giro della Nazionale di Cesare Prandelli e- colpi di scena permettendo- dovrebbe essere convocato per Brasile 2014. Ma non finisce qui. Ormai da un paio d’anni la punta granata viene infatti seguita con attenzione da molte squadre di prima fascia, sia in Italia, sia all’estero. Anche il Milan, specie nei giorni successivi al termine dello scorso campionato, era pronto a fare sul serio per avere Cerci. Ma poi, a seguito del diktat presidenziale di scendere in campo con il 4-3-1-2, l’interesse è scemato e la trattativa non si è concretizzata.
Ciò nonostante, Cerci- 9 gol in 18 partite nella stagione in corso– continua ad avere mercato e a essere seguito da top club europei: Manchester City, Tottenham, Arsenal, Manchester United e Borussia Dortmund. Sono queste, al momento, le società interessate all’esterno d’attacco del Torino. Di conseguenza, Cairo intende alzare il prezzo e il Milan non può inserirsi.
Purtroppo, mentre a giugno Cerci avrebbe potuto diventare nostro, adesso il suo arrivo in rossonero è pressoché impossibile. In merito, le dichiarazioni rilasciate dal giocatore a La Stampa sono eloquenti: “Sono orgoglioso di essere l’unica ala del calcio italiano. Al Torino c’è un ambiente che mi ha dato molto, ma l’ambizione è giocare la Champions“. Già, la Champions. E’ questo il fattore che fa la differenza. A causa pessimo campionato fin qui disputato, a differenza delle altre grandi interessate alla punta del Toro, il prossimo anno il Milan non disputerà la Champions League. Ne consegue che, con ogni probabilità, la rivoluzione rossonera non contemplerà l’arrivo di Cerci.