LA PARTITA DEL CUORE È…

LA SCELTA DI SM. Il Dna del Milan è da sempre europeo e la partita che più rimarrà nel cuore in questo 2013 è sicuramente quella contro il Barcellona, andata degli ottavi di finale di Champions League. Ancora una volta gli uomini di Allegri si trovano di fronte i blaugrana che già nella passata edizione li aveva eliminati. Tutti i pronostici sono dalla parte degli spagnoli, Messi, Xavi, Iniesta, Sanchez, Fabregas, sono solo alcuni nomi che dovevano mangiarsi il Diavolo in un sol boccone. Allegri prepara benissimo la gara, reparti compatti, spazi intasati e appena si recupera la palla via in contropiede, con un monumentale Pazzini che lotta da solo contro la difesa catalana. Il primo tempo si chiude con qualche sofferenza sullo 0-0 ma il Barca ha capito che per vincere non sarebbe bastato solamente lo snervante tiqui-taca. La ripresa ha lo stesso copione con il Milan che però, oltre che a difendersi inizia a prendere coraggio e al ’57 trova il vantaggio con un gran tiro di Boateng dopo un rimpallo. Il Barcellona è stordito, San Siro impazzisce e a dieci dalla fine arriva il 2-0 di Muntari dopo un’azione capolavoro organizzata da Niang e rifinita da una magia di El Shaarawy. Davide spaventa Golia, la musichetta rigenera il Milan che dimostra ancora una volta che in Europa si trova a casa.

PERCHÉ LO ABBIAMO SCELTO. Perché è stata la notte europea più esaltante di questo 2013, ha dimostrato che con l’attenzione e la voglia nessun avversario è imbattibile. E’ stata anche la partita di Allegri che ha dimostrato di leggere alla perfezione gli avversari e li ha ingabbiati con un pressing asfissiante e ripartenze fulminee. Battere il Barcellona senza Balotelli è stata una grande impresa, i maligni poco abituati all Champions hanno subito sminuito il valore degli avversari, affermando che quella squadra senza Guardiola non era più la stessa, dimenticandosi che a parte il tecnico i giocatori erano rimasti gli stessi, il gioco era lo stesso e la classe rimaneva invariata. Anche la difesa rossonera si è presa una bella rivincita, partita perfetta di Zapata e Mexes, senza sbavature, a dimostrazione che la concentrazione paga sempre. E poi per i gol di Boateng, che segna sempre reti importanti e Muntari, il fedelissimo di Allegri, impreciso, confusionario ma che corre per quattro ed è sempre nel posto giusto al momento giusto. Ce la ricorderemo questa gara, in attesa di viverne altre simili, sperando in un finale diverso nella gara di ritorno.

AL SECONDO POSTO… Milan-Lazio 3-0, del 2 marzo 2013. Partita dominata dal primo al novantesimo dal Diavolo che va in vantaggio con Pazzini al 40esimo e raddoppia dopo 4 minuti con Boateng, chiudendo di fatto la pratica già nel primo tempo. La Lazio recrimina per l’espulsione iniziale di Candreva, al 15esimo. Ma il Milan quella sera era troppo superiore rispetto a una Lazio rinunciataria, venuta a Milano per difendersi. Ritmo, velocità e gioco: San Siro dopo molto tempo aveva ritrovato una squadra brillante e aggressiva su ogni pallone. Senza Balotelli ci pensò Pazzini, che firmò la sua doppietta nella ripresa con uno splendido destro da fuori area al 15esimo della ripresa. Il numero 11 entrò definitivamente nel cuore dei tifosi milanisti, grinta, sacrificio e tanti gol importanti.  Un Pazzo per un Milan folle che anche grazie a questa super gara raggiunse un terzo posto impensabile fino a qualche mese prima.

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