– Ci risentiamo Sig. Crudeli! La cerco anche durante il mese di vacanze ufficiali. Un pò come chiamare a casa d’ altri alle sette di mattina!
Ma buongiorno signorina, mi stavo chiedendo che fine avesse fatto. Come posso illuminarla questa volta?
– Qualche nuova delucidazione. Partiamo dalla morte improvvisa del famoso ex portiere del Milan di Arrigo Sacchi, Andrea Pazzagli. Come ha preso la notizia?
Andrea ha indossato la maglia dei miei colori del cuore con grande dignità e rarissima generosità. Era una uomo e un padre di famiglia eccezionale, un ottimo allenatore di giovani piccole promesse azzurre. Un innegabile professionista. Non sono qui per tessere le lodi di nessuno ora, ma va ricordato con orgoglio. E non dimentichiamoci che ha fatto parte di un grande Milan. Me lo ricordo ancora difendere la porta fra l’ 89 e il 90 se non sbaglio. E’ anche merito suo se quelle stagioni ci hanno regalato una Coppa dei Campioni, Supercoppa Italiana, due Supercoppe europee e due Intercontinentali. Mi creda signorina, mi dispiace solo che fosse troppo piccola. Non avere la memoria visiva di certe imprese è un peccato.
– Ma posso ritenermi fortunata per poter almeno ascoltare i suoi racconti. Vorrei ritornare ancora una volta sul discorso Kakà. Perchè continuano a torturarci cosi? O sono solo i giornalisti che si divertono a interpretare e rielaborare dichiarazioni?
Kakà… Kakà è il passato. Ho imparato a non tornare più indietro, quello che è successo e che ci ha fatto passare momenti indimenticabili non tornerà mai uguale a prima. Penso sia meglio mantenere il ricordo di un grande campione al posto di veder bruciare tutte le nostre aspettative. Ci sono infiniti nomi di grandi re del pallone che alla fine hanno deluso la loro squadra del cuore, i propri tifosi e soprattutto se stessi. Sheva, Ronaldinho, Ronaldo, Adriano e non continuo il massacro. Se vuole qualche anticipazione concreta, posso rispondere solo come fanno tutti i big… Nel calcio nulla è impossibile. Ma aggiungo, speri che resti li dove si trova e continuiamo a guardarci le sue prodezze su youtube.
– Immaginavo che mi avrebbe risposto cosi! Ormai ci conosciamo Tiziano! Cosa mi dice invece dell’ arrivederci di Cassano? la definirebbe una collaborazione breve ma intensa o semplicemente breve?
Io la definirei solo breve. Cassano è arrivato con le migliori intenzioni. Non gli si può rimproverare nulla. Ci ha provato, si è allenato, si è impegnato e per un istante sembrava anche aver trovato un ottima intesa con il difficile caratterino dello svedese. Ma non è l’ uomo del quale il Milan ha bisogno. Se è a tornare all’ apice che si punta allora è ai fuoriclasse che è necessario rivolgersi.
– Concordo. Le rivolgo un ultima domanda, sperando di poter chiudere con un esclusiva! Questo Mr X? Sarà mica Balotelli?
Le ho appena parlato di uomini da Milan. Penso che di caratterini da tenere a bada ce ne siano fin troppi nei meandri degli spogliatoi. Rigore, disciplina, passione, talento e sacrificio. Di questo abbiamo bisogno e questo mi auguro di vedere il 27 agosto a Cagliari. Tutto il resto sono chiacchiere, noiose dicerie che in tutta franchezza non hanno nulla a che fare con il gioco del calcio.
– Breve e cristallino. La ringrazio come sempre Tiziano, magari il 27 le manderò un messaggio.
Magari le risponderò. Arrivederci Signorina.