CALCIOMERCATO/ Milan, Constant pronto il ritorno a Genova: sul francese ci sarebbe la Sampdoria

Secondo indiscrezioni dell’ultima ora, il terzino rossonero Kevin Constant avrebbe i bagagli pronti e sarebbe in procinto di lasciare Milano. Sul francese, oltre al Torino, ci sarebbe anche la Sampdoria di Sinisa Mihajlovic. I blucerchiati, cambiando allenatore, hanno cambiato modulo e al momento avrebbero la necessità di acquistare centrocampisti in grado di fare movimento, che sappiano prendere campo e all’eventualità agire da esterni nella linea mediana. Il Milan potrebbe cederlo se la squadra di Genova dovesse riuscire a mettere sul piatto della bilancia i sei milioni richiesti, oppure potrebbe abbassare le pretese se venisse inserito nella trattativa una  giovane promessa come Pedro Obiang.

Il giovane spagnolo è un obiettivo della società rossonera sin da quando giocava nelle giovanili dell’Atletico Madrid, prima ancora di passare alla Sampdoria nel 2008. Il centrocampista, classe 1992, è già nella lista dei desideri di Allegri, soprattutto con la politica di ringiovanimento in programma da qualche anno. Constant, oltre a cambiare ambiente trovando minuti in campo e nuovi stimoli, gioverebbe anche di un aumento contrattuale pur mantenendo la scadenza fissata nel 2017, al compimento del trentesimo anno d’età. Queste indiscrezioni si sposerebbero bene con le dichiarazioni del suo procuratore rilasciate ieri in  esclusiva a tuttomercatoweb.it.

Fabio Parisi ha smentito che il suo assistito sia sul mercato ma non ha escluso possibili sorprese: “Credo che sia assai improbabile che possa cambiare maglia a gennaio. Detto questo nel mercato le novità sono sempre possibili e quindi mai chiudere le porte a nessuna possibilità”. Rimarremo alla finestra per capire come si muoveranno la società rossonera e Constant; la cosa certa è che se il terzino vorrà guadagnarsi un posto da titolare nella nazionale transalpina, dovrà giocare con continuità e soprattutto garantire una maggior qualità rispetto a quella espressa al Milan. Che la Sampdoria non sia il punto d’arrivo, ma il punto di partenza?

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