Una stretta di mano, sorrisi veri ed un brindisi finale, il secondo in pochi giorni dopo quello con gli sponsor nel post Milan-Roma a San Siro, con i dipendenti di “Casa Milan”. La nuova sede rossonera è stata teatro di un CdA storico. Adesso è soprattutto il Milan di Barbara Berlusconi, amministratore delegato ma anche Vice Presidente, come sancito dal comunicato ufficiale, emozionata e raggiante: “C’è un solo Milan, non due, e la nostra società è ancora più forte, compatta e ricca di prospettive. Insieme continueremo a lavorare e a crescere per il bene del Milan”. Queste le prime parole a “caldo” di Lady B., riportate stamane dal Corriere dello Sport. A Galliani, come sappiamo, da oggi spetterà solo la delega sportiva e presto dovrà fare a meno di Braida, pronto a dire addio. Nel mercato di gennaio sarà Umberto Gandini (Direttore Organizzazione Sportiva AC Milan) ad affiancarlo, potendo contare su qualche milione da spendere per rinforzare la rosa e diminuirla numericamente.
La nascita del nuovo assetto dirigenziale rossonero è una vittoria di Silvio Berlusconi, che è riuscito a “piazzare” la figlia e al tempo stesso evitare di perdere Galliani in tempi brevi; addirittura adesso c’è la possibilità di collaborare insieme. Fondamentale il lavoro di Bruno Ermolli, il regista di Fininvest. Secondo La Gazzetta dello Sport poi, riprendendo le parole di ieri del presidente, Berlusconi potrebbe ritornare presidente effettivo e non solo onorario. Business, cultura, fashion, merchandising, marketing, tecnologia. Più di un occhio, studiando una collaborazione, in Oriente (Honda in questo senso sarà l’uomo chiave) per migliorare l’immagine, un’organizzazione più proficua e redditizia nelle tournée estive in America e Milanello ampliato e rivisto. Soprattutto, il nuovo stadio: “Siamo a festeggiare nella nuova sede, speriamo di trovarci presto nel nuovo stadio”. Così, sempre ieri, Barbara Berlusconi, che non vede l’ora di mettere in pratica le sue idee.
I primi timidi passi nell’autunno 2010, l’ingresso in società nell’aprile 2011 e il 19 dicembre 2013 la “presa di potere”. In nemmeno 3 anni l’ascesa di Barbara Berlusconi è diventata conquista. Sarà allo stadio per assistere al derby, con la testa già all’avvenire del Milan. Non mancherà Galliani, meno ingombrante ma non sconfitto dopo questa vicenda: proseguirà a tifare con passione e lavorare con il cuore. Da vero rossonero.