Il Milan trova la strada per gli ottavi di finale dopo 95 minuti di sofferenza estrema, vissuti arroccati in difesa a difesa del pareggio, anche a causa dell’espulsione di capitan Montolivo a metà primo tempo. In una situazione così critica risulta fondamentale l’apporto di tutti, anche di quel Mario Balotelli spesso criticato, a ragion veduta, per il proprio atteggiamento in campo.
Partita di sofferenza quella contro i lancieri dell’Ajax, nome discendete dal mitologico condottiero greco “Aiace”, che mettono in atto un vero e proprio assedio. Ed anche la qualificazione, per come è arrivata, è indicativa di un presente duro e difficile in cui con poche risorse si prova a fare quanto e più del possibile. Proprio per questo la lotta e il sacrificio di chiunque scenda in campo con la maglia del Milan, sono un requisito assoluto che nessuno può permettersi di ignorare. Mario Balotelli in primis. E proprio ieri sera in tal senso i tifosi rossoneri hanno potuto ammirare un “nuovo” giocatore con il numero 45 sulle spalle: generoso, disponibile al sacrificio, in alcune occasioni in area di rigore ad aiutare il gruppo. A livello di atteggiamento il miglior Balotelli visto a Milano. Ancora pugnace certo, grintoso e battagliero, come dimostra anche il cartellino giallo, ma ben venga l’agonismo quando messo al servizio della squadra. Ben diverso da inutili ed isterici falli di reazione. I gol non sono tutto per un attaccante moderno: ci sono molti modi di rendersi protagonista, alcuni più silenziosi di altri, ma non per questo meno preziosi. Tant’è che la partita di Balotelli di ieri sera non è stata meno positiva di quella a Livorno in cui ha siglato una doppietta.
Ovviamente una rondine non fa primavera. Anche perché alla bella stagione manca ancora parecchio tempo: non meno di quello che servirà a Balotelli per dimostrare di aver colmato il gap distanziante un gran giocatore da un campione assoluto.