Alla vigilia di Milan-Genoa, gara che si giocherà domenica sera a San Siro, è Antonio Donnarumma a raccontarsi al sito ufficiale dei liguri. Il portiere è cresciuto nelle giovanili del Milan, in cui è rimasto dal 2005 al 2010, prima di passare al Grifone in cambio della giovane promessa Johad Ferretti, attualmente in prestito al Benevento. Il portiere classe 1990 ha giocato in prestito anche nel Piacenza e nel Gubbio nella serie cadetta. Ecco quanto dichiarato:
“Sono arrivato a Milano quando avevo 14 anni, giocavo nella Juve Stabia. Ero già molto alto, ma non così. Ero più di un metro e 85, ma il Milan vide altro oltre l’altezza. Mi visionò e valutò tecnicamente il preparatore Navazzotti. Ricordo con piacere anche gli altri istruttori: Pinato, Romano ed Abate, il padre di Ignazio. Erano bei tempi, ricordo i compagni nelle varie squadre. Vivevo in un convitto in centro di Milano, ma non ero solo. Vivevo con i miei sogni, le mie debolezze e la voglia di sfondare. Quando passai in Primavera mi trasferii a Gallarate, vicino a Milanello. Il Milan è stato fondamentale sia per la formazione calcistica che quella personale. Mi ha indicato la strada per diventare calciatore e soprattutto uomo. Ho passato cinque anni importanti, non un battito di ciglia”.
A proposito della partita contro il suo passato: “Domenica contro il Milan sarà dura non subire goal, sarebbe stupendo prolungare la serie positiva di risultati. Non ho mai giocato a San Siro, solo qualche panchina negli ultimi mesi quando facevo il terzo. Ammiravo Dida per la sua serietà e professionalità, era sempre tra i primi ad arrivare e tra gli ultimi a lasciare il campi. Mentre Abbiati mi aveva impressionato per la sicurezza tra i pali e il grande impegno durante gli allenamenti”.