Per uno abituato a segnare come Mario Balotelli non gonfiare la rete da oltre due mesi è una situazione anomala e fastidiosa. Super Mario da quando è al Milan non ha mai avuto un periodo d’astinenza così lungo, sabato sera contro il Genoa infatti scatterà il 62esimo giorno senza gol in campionato. L’ultimo con il Milan è datato 22 settembre contro il Napoli, la sfida della rissa finale e della maxi squalifica che ha infilato Balo in un tunnel di pessime prestazioni. In Champions l’ultima firma è dell’ 1 ottobre all’Amsterdam Arena quando su rigore segnò l’1-1 sull’Ajax, un gol che vedendo la classifica di Champions ad oggi appare decisivo.
Anche in Nazionale le cose non vanno meglio: Prandelli se lo coccola e anche nelle ultime due amichevoli, contro Germania e Nigeria, lo ha schierato titolare e ne ha difeso le prestazioni (male con la Germania, molto meglio contro gli africani) nonostante non abbia timbrato il cartellino. L’ultima gioia azzurra risale all’ultima gara delle qualificazioni, a Napoli contro l’Armenia il 15 ottobre. Tutti i più grandi attaccanti hanno avuto periodi di appannamento e di carenza di gol, perfino Lionel Messi in questa stagione ha passato un mese senza mai segnare, quindi è normale che anche Balotelli soffra questo momento. Fa notizia proprio perché è un grande attaccante, il migliore nella rosa rossonera e quello da cui ci si aspetta qualcosa in più, quello da cui ci si aspetta la giocata decisiva. Poco conta se tra squalifiche e infortuni non ha potuto aiutare i suoi compagni in molte gare in campionato, nelle ultime uscite contro Parma, Lazio e Fiorentina ha fatto male, è stato avulso dal gioco e insofferente verso gli avversari. Senza i suoi gol la squadra ha viaggiato a un ritmo molto lento, 9 punti in 8 giornate, una media quasi da retrocessione.
Così non va, e lo stesso Mario lo sa. Il gol gli manca terribilmente, basta osservare le sue reazioni ai gol sbagliati contro la Nigeria per capire il suo stato d’animo. Il Milan non può fare a meno di lui e lo aspetta, consapevole che prima o poi la rete arriverà. Chissà se il ritorno in campo del suo amico El Shaarawy non gli faccia tornare il sorriso e lo aiuti a trafiggere di nuovo i portieri avversari. Il terzo posto l’anno scorso è arrivato grazie ai suoi gol, adesso servono ancora per risalire la classifica e bisogna iniziare da subito, magari contro il Genoa o magari nella gara che può salvare una stagione, in Champions contro il Celtic. La società e i compagni gli sono vicini e tutti i tifosi rossoneri non vedono l’ora di sentire lo speaker di San Siro urlare al mondo che il gol lo ha segnato il numero 45.