Se all’Europeo 2012 Mario Balotelli è stato uno degli attaccanti più in forma, lo sa bene la Germania che ne ha fatto le spese nella semifinale, perdendo per 2-1 con una doppietta del bomber rossonero. L’attaccante è stato poi premiato con l’inserimento del suo nome nella squadra del torneo, e a ben vedere ci vien pure da dire: capocannoniere al pari di altri (però col rigore segnato all’Inghilterra andrebbe a 4 reti, primo in solitaria), è risultato però il più decisivo attaccante del torneo. Il gol con l’Irlanda per suggellare il passaggio del girone, e le gemme di una semifinale incredibile, lo hanno incoronato come stella dell’Italia. È naturale che incuta un qualche timore nelle difese avversarie.
Per non parlare se la difesa è quella della Germania. È da quello storico 4-3 dello stadio Azteca che i tedeschi non ci sopportano, passando ovviamente per una semifinale di un Mondiale poi vinto e quella già citata dell’Europeo. Così Jerome Boateng ha parlato alla Bild della minaccia che porterà Balotelli: “Anche se ci ha eliminati allo scorso Europeo non lo temiamo. È uno degli attaccanti migliori in circolazione e quando è al 100% è dura fermarlo, ma sarà una bella sfida per la nostra difesa e per me in particolare”. Poi continua: “Tenere buono Balotelli per 90 minuti è praticamente impossibile, ma farò in modo che non abbia impatto sulla partita. Gli renderò la vita difficile“.
Un incubo per Boateng. Ma non solo. Il buon Neuer di sicuro non dormirà sonni tranquilli rivedendosi quel tiro fulminante all’incrocio che ha spazzato via qualsiasi sogno di gloria germanico. Dall’altra parte Mario dovrà dimostrare nel suo stadio che può essere trascinatore e bocca da fuoco della nazionale di Prandelli, per ovviare alle continue lamentele di chi non vede in lui il presente e il futuro della nazionale azzurra e del Milan. Primo tra tutti Raiola.