Terremoto in via Turati. Autogol di Lady B. nel peggior momento dei Berlusconi. E pensare che…

Fabrizio Villa collabora con SpazioMilan.it da settembre 2011, dopo esser stato realizzatore nel 2010 per Sky Sport. È allenatore, con esperienze nei settori giovanili della Pro Sesto dal 2006 al 2010 e del Crescenzago nel 2011.

F. Villa - Collaboratore SpazioMilan.it
F. Villa – Collaboratore SpazioMilan.it
Il 20 aprile 2011, Adriano Galliani celebrava con queste parole la nomina di Barbara Berlusconi come tredicesimo membro del C.d.A.: “L’ingresso di Barbara nel consiglio di amministrazione della società Milan, rappresenta il rinnovato impegno della famiglia Berlusconi. Il presidente non può occuparsi della Societá, perché c’è una legge che glielo impedisce, ma la famiglia è sempre più presente, oltre che con il fratello Paolo, da oggi anche con la figlia Barbara“.

Foto di rito, facce sorridenti, una poltroncina riservata accanto all’a.d. rossonero e una stagione culminata con la festa Scudetto all’Olimpico un mese più tardi. Fino a quel momento il suo incarico è apparso quasi di facciata. Dichiarazioni di circostanza sempre in linea coi vertici, qualche presenza a San Siro e qualcuna ancor più sporadica a Milanello. Una volonterosa apprendista insomma.

Intanto in quello stesso periodo, veniva ufficializzata la sua love story con Alexandre Pato. A quel tempo ancora un giocatore importante per il Diavolo, anche se già tormentato da problemi muscolari cronici. Proprio nella finestra invernale di quell’anno, Silvio Berlusconi pose il veto sulla cessione dello stesso Papero al Paris Saint Germain, assumendosene tutta la responsabilità ed identificando l’attaccante brasiliano come punto fermo del Milan del futuro. Inutile ricordare che la presa di posizione presidenziale bloccò l’operazione Tevez, costruita ad arte proprio da Adriano Galliani. Scelta discutibile che influì negativamente sul proseguo di quella stagione e che in modo contingente favorì lo smembramento pressochè totale della rosa l’estate successiva.

Quella è stata l’unica (di molto sottovalutata) situazione conflittuale tra l’amministratore delegato e Lady B., anche se pubblicamente nessuno l’ha mai identificata come tale. L’unica, fino ad arrivare a questo lungo e probante week end.

Il contrappasso dantesco rappresentato alla perfezione dalla sconfitta subita dalla Viola, acerrima rivale della scorsa stagione, ha generato la prevedibile reazione della proprietà. E’ stata proprio Barbara a voler incidere maggiormente. Alcune sue dichiarazione hanno tracciato una netta linea di demarcazione. Viene sollecitato infatti un cambio di filosofia aziendale, in quanto non si è speso poco ma speso male.

In tanti hanno ritenuto che il destinatario principale di questo sfogo fosse proprio Galliani e con ogni probabilità è proprio così. Anche il ‘no comment’ sull’argomento di ieri dello stesso a.d. nella sede della Gazzetta dello Sport, certifica ulteriormente l’attuale momento di tensione in società.

L’entrata a piedi uniti di Lady B. destabilizza un ambiente già scosso dall’andamento negativo della squadra. Non una grande idea vista la traballante panchina di Allegri e le insicurezze mostrate dai Ragazzi sul campo. La precisaziona tardiva che scagionerebbe il dirigente dalla cravatta gialla, è un goffo tentativo di rimediare ad un’uscita sconsiderata e irrispettosa. 27 anni di lavoro non possono esser messi in discussione in questo modo.

Twitter:@fabryvilla84

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