Un’espressione eloquente. Massimiliano Allegri non esita a dire che è il “momento peggiore” della sua gestione al Milan. E conferma la decisione di andare in ritiro a partire da domani.
“La decisione è stata presa dalla società insieme a tecnico e giocatori – ha spiegato il tecnico rossonero ai microfoni di Sky Sport -. E‘ il momento peggiore della mia gestione al Milan. Dobbiamo trovare il modo di uscire da questo momento. Stare insieme può far bene, dobbiamo giocare a Barcellona e arrivare alla gara col Chievo nelle giuste condizioni mentali. Dobbiamo riprenderci a livello psicologico per saperci riprendere dalle situazioni sfavorevoli come il primo gol di stasera. Credo che ora avremo tre giorni per preparare Barcellona e poi pensare alla partita di Verona”.
E ancora: “Quando le cose vanno male ci sono tante cause. La squadra non può giocare male come stasera, anche se siamo stati punti da un tiro deviato. Non è questione di mercato, bisogna cercare di trovare l’equilibrio. Sembrava di averlo trovato dopo Udinese e Barcellona, poi Parma, Lazio e stasera. Sta a me ritrovare il bandolo della matassa”.
Poi sugli striscioni e le contestazioni dei tifosi: “Nel calcio contano solo i risultati. Ci si dimentica a volte come si fanno. Si può giocare benissimo, ma non fare risultati. Credo che l’impegno non sia mancato. E’ chiaro che abbiamo giocato male e ci devo mettere mano io”.
Sul rapporto con la società: “Io sono l’allenatore, se la società prenderà una decisione me lo comunicheranno. Devo trovare una soluzione e in un modo o in un altro la troverà“. Sul modulo: “Quando giochi 4-3-2-1 o 4-3-3 devi avere esterni, con El Shaarawy fuori non abbiamo tantissime soluzioni come caratteristiche. Per esigenze si stanno adattando Kakà e Birsa. In questo momento il particolare fa la differenza, sta a me dover trasmettere serenità ai ragazzi. Detto questo, dobbiamo migliorare la fase di sviluppo di gioco, essere più esuberanti e cattivi davanti”. Infine sugli errori individuali: “E’ normale che ci voglia più attenzione. A volte ci facciamo prendere dalla fretta”.
Ancora Allegri a Premium: “La decisione del ritiro è stata presa da società, giocatori e allenatore. Abbiamo due partite importanti, ma non è un ritiro punitivo, vogliamo solo uscire da questo momento. Sarò io a dover trovare la soluzione, per dare serenità alla squadra visto che alla prima occasione prendiamo gol. E’ un momento difficile, il più difficile da quando io sono qui. Deluso o arrabbiato con Balotelli per il giallo? Nessuno dei due, sono dispiaciuto per la posizione di classifica. Serve qualcosa in più da parte di tutti. Tifosi? Posso solo ringraziarli, la contestazione ci sta e ce la prendiamo tutta. Un allenatore che fa 12 punti in 11 partita è normale che sia a rischio, bisogna che si dia da fare. Il momento è difficile, dopo che prendi gol su deviazione da trenta metri. I primi due tiri sono stati due gol. Sono situazioni che dobbiamo migliorare come anche la velocità del gioco. Dobbiamo essere più spensierati e incoscienti, se facciamo i ragionieri non sviluppiamo le nostre caratteristiche. I risultati sono della squadra non dei singoli. I giocatori più anziani devono trascinare i più giovani. Servono tranquillità e sicurezza, altrimenti faremo un anno molto tribolato. L’ultima è stata la mezz’ora più brutta dei miei tre anni al Milan. Matri? Ho lasciato Mario perché stava bene. Ho sistemato la squadra mettendo Niang a destra, dall’altra parte ho messo Saponara che ha molte qualità tecniche. Poi dopo non potevo togliere un difensore, altrimenti rischiavamo ancora di più”.
Allegri a Milan Channel: “C’è da lavorare e trovare la soluzione al problema, la squadra deve fare meglio, oggi l’ultima mezz’ora è stata imbarazzante. Dobbiamo migliorare anche il gioco e la velocità, dobbiamo cercare di riportare la squadra a una serenità mentale. Le squalifiche alla lunga danneggiano la squadra ma al momento bisogna lavorare e uscire da questa situazione. Ora dobbiamo riordinare e ripartire dalle fondamenta, partendo dalle certezze che questa squadra ha. In questo ritiro ci saranno tutte le cose da fare: psicologiche, tattiche, e saranno giorni utili per preparare non solo la gara con il Barcellona ma l’intera stagione”.