Partenza alla Milan di Allegri, partenza col freno a mano tirato, partenza che ci mette subito dietro a inseguire. Maledette partenze, ci verrebbe da dire. Dopotutto non può essere sempre colpa solo dell’allenatore, che per altro è sempre con le valigie fuori dal cancello di Milanello, un pizzico di responsabilità ricade sui giocatori apparsi svogliati e senza spirito sul terreno di gioco. Questi potrebbero pagare la loro poca dedizione con un trasferimento. I vari Nocerino, Niang, Robinho (che pure pare si stia riprendendo alla grande, convocato anche nella seleção) e a volte anche la nostra stella Super Mario Balotelli. Discorsi diversi per giocatori che fanno molto parlare di sé per un mercato di gennaio che si preannuncia all’insegna della svendita.
Ha parlato del mercato rossonero in esclusiva a IlSussidiario.net l’agente FIFA Cataldo Bevacqua, per fare un po’ il punto sui partenti rossoneri. Primo su tutti Mario Balotelli. Lui è il giocatore più forte che abbiamo al Milan e probabilmente della serie A, a livello assoluto, ma ancora deve esprimere il suo massimo potenziale. L’ipotesi via a Gennaio sembra un’utopia e questo è quello che pensa Cataldo: “Prima di parlare di aste per Mario bisogna capire il suo vero valore, che potrebbe essere il più forte d’Italia e d’Europa. Se si esprimesse al massimo trascinerebbe il Milan a grandi risultati”. Partenti sicuri Nocerino e Niang: “Per Nocerino alla Lazio bisogna verificare la fondatezza dell’operazione. Su Niang al Genoa non so quanto ci sia di vero, sta di fatto che destabilizza l’ambiente”. Il brasiliano Robinho, invece, sembra rinato col ritorno di Kakà, ma resta pur sempre in discussione: “Deve dimostrare il suo valore se no diventerà una pedina di scambio”. Unico citato in entrata è Davide Astori: “Il difensore è stato cercato tutta l’estate e il Milan non ha ancora mollato la presa su di lui. Ci sono due problemi fondamentali: la richiesta del Cagliari e l’ingaggio del giocatore che deve essere adeguato”.
Sembra strano che tra tutti questi giocatori non si parli dell’allenatore sempre in bilico tra la gloria (vedi Barcellona) e l’abisso (vedi Parma). Allegri sa già che andrà via a fine stagione e si nota molto bene: la squadra ha poco spirito come chi sa già che tanto quest’anno è di passaggio, e il mister toscano non sembra neanche in grado di passare quella mentalità vincente che il Milan deve avere. L’ipotesi Tassotti è scartata. Il Milan ha bisogno di un allenatore che sappia far divertire i giocatori e li sappia preparare per gli obiettivi che i nostri colori meritano. Uno già pronto, insomma.