Un centrocampo buono ma non eccelso. Privo di un nome importante, una prima firma dai piedi fatati. Montolivo gestisce al meglio che può e pare già leader carismatico di un Milan che può e deve fare suo. De Jong corre e fa girare la squadra, metronomo che detta gli equilibri e spezza le geometrie avversarie. Muntari, Poli e Nocerino sono argento vivo, corrono e si propongono, sempre avanti e indietro. Manca qualcosa però a questo diavolo: la qualità.
Servirebbe un regista d’esperienza, uno che sa farti il lancio di 40 metri e piazzarti la punta davanti al portiere, uno che quando ha il pallone tra i piedi sai che può trovare una linea di passaggio che un altro giocatore qualsiasi neanche immaginava potesse esistere. Galliani spilucca il mercato dei centrocampisti in scadenza e trova un nome, o forse il nome: Xabi Alonso. Il Real non vorrebbe privarsene visto anche che un altro pezzo pregiato come Casillas lascerà un vuoto quasi incolmabile nello spogliatoio, ma Carletto ha fatto capire che i giocatori intenzionati a lasciare Madrid possono farlo perché nuocciono alla squadra.
Le orecchie radar di Galliani si attivano e subito scatta la possible operazione. Al Real Xabi Alonso è destinato a trovare sempre meno spazio e l’ipotesi Milan potrebbe diventare allettante sia per possibilità di continuità sia per blasone della destinazione. Al Milan apporterebbe esperienza e intelligenza oltre ad una qualità sopraffina. Con De Jong e Montolivo potrebbe formare un trio di livello internazionale, ma la sua posizione potrebbe venir snaturata per favorire il gioco dell’incontrista centrale tanto caro ad Allegri. Lasciamo però le disquisizioni tattiche a quando tutto sarà nero su bianco, ora aspettiamo gli sviluppi della trattativa.