Ricky, campione di piedi e di testa

Robinho Kakà Milan-Barcellona (spaziomilan)Ricky è straordinario: ha dimostrato impegno, sacrificio, è anche andato a fare il terzino. Non bisogna essere campioni solo nei piedi, ma anche nella testa e lui lo è davvero. E’ un Massimiliano Allegri emozionato e quasi commosso, quello che ha parlato in conferenza stampa di Ricardo Kakà. E in lui, nelle sue parole, si rispecchia un’ampia fetta di popolo rossonero, ancora profondamente colpito ed entusiasta per la gesta di un campione che riesce ancora a scaldare come forse nessuno il cuore dei tifosi e sembra non voler finire mai.

E’ tornato dopo un ciclo madridista non propriamente entusiasmante, Ricardo Kakà. Il repentino infortunio rimediato a Torino, inoltre, aveva creato non pochi dubbi e perplessità sulla sua tenuta atletica e sulle sue possibilità di recuperare in tempi brevi il ritmo partita. Ricky, invece, ci ha smentiti tutti: perché, come ha detto giustamente il suo tecnico, per reggere un certo tipo di pressioni e riuscir ancora ad essere protagonista dopo qualche annata così così devi essere campione non soltanto con i piedi, ma anche con la testa. E con il cuore, indubbiamente e orgogliosamente rossonero.

Kakà non è più quello di qualche anno fa, ma lo sa anche lui. Eppure questo non gli ha impedito di dare tutto se stesso alla causa della sua squadra in una serata in cui tutti la davano per sicura perdente, sepolta di goal di Messi o Neymar. E invece, come spesso accade nel calcio, tutti i pronostici più disfattisti sono stati smentiti. E quel Kakà del primo tempo, così efficace nelle ripartenze, così puntuale nelle chiusure da terzino, quasi poetico nel suo assist al bacio a Robinho, nulla aveva da invidiare ai fuoriclasse blaugrana.

La ripresa, com’era prevedibile, non è stata all’altezza del primo tempo, complice anche una condizione fisica ancora tutta da trovare. Eppure questo Kakà così felice, con l’entusiasmo di un ragazzino e l’esperienza di un veterano, ci è comunque piaciuto proprio tanto. E vogliamo rivederlo presto, prestissimo, perché questa squadra ha un disperato bisogno della sua qualità.

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