Il mercato del Milan in estate non è stato trascendentale ma ha portato a Milanello Andrea Poli, entrato in punta di piedi nello spogliatoio rossonero e con il tempo diventato un punto ormai fondamentale per l’undici rossonero. Il tecnico livornese inizialmente ha schierato l’ex sampdoriano con il contagocce anche perchè Montolivo, De Jong e Muntari gli garantivano più copertura e conoscevano già il modo di giocare. Ma con il passare delle partite Poli si è conquistato un posto ‘quasi’ fisso nella mediana milanista. Anche contro l’Udinese il 24enne veneto ha giocato una gara sontuosa, uno dei migliori in campo, ha dimostrato grandi capacità in tutte e due le fasi, qualità in fase difensiva e valore aggiunto in attacco, dove con una splendida percussione in area ha sfiorato anche il gol del 2-0.
Nella rosa rossonera ha preso il posto di Flamini, tornato all’Arsenal, ma già dalle prime gare ha spazzato via i rimpianti per il francese, aggiungendo anche una maggior qualità come dimostrano anche i due gol di splendida fattura con Verona e Bologna. Può giocare in tutti i ruoli del centrocampo, è imprescindibile per gli equilibri della squadra e quel suo modo di lottare su ogni pallone e non mollare un centimetro sono fondamentali per lo spirito di una squadra che troppo spesso pecca di concentrazione dei momenti cruciali della gara.
De Jong e capitan Montolivo sono insostituibili per caratteristiche tecniche e carismatiche. Il terzo posto è una corsa a due tra Poli e Muntari ma l’ex Inter attraverso il lavoro e la determinazione si sta ritagliando un posto sempre più importante in squadra, in questo momento sembra aver scavalcato il ghanese nella gerarchia del mister che dovrebbe schierarlo dall’inizio anche nella super sfida con il Barcellona.