E’ stato il primo a rivelare i dettagli della trattativa tra Massimo Moratti e Erick Thohir. E come allora era convinto che il tycoon indonesiano avrebbe acquisito la maggioranza dell’Inter, oggi Marco Bellinazzo, giornalista del Sole24Ore esperto di operazioni finanziarie legate al calcio, sostiene l’assenza di riscontri concreti alle voci circolate negli ultimi giorni. In particolare, in un’intervista esclusiva per SpazioMilan.it, risponde su possibili cessioni di quote del Milan a investitori arabi.
Che cosa c’è di vero in merito a Berlusconi pronto a vendere il suo gioiellino sportivo?
“Sinceramente non ho raccolto grandi riscontri riguardo a trattative concrete. Non vedo segnali di possibili novità nel breve periodo. Al contrario, credo che nel medio-lungo termine la vendita di una quota sia un approdo quasi obbligato”.
In che senso?
“La situazione è complessa perché è vero che da un paio d’anni la famiglia Berlusconi ha chiesto al Milan di essere autosufficiente, ma, allo stesso, si vuol rimanere ai vertici per non perdere ricavi commerciali. In questo quadro vedo probabile l’arrivo di un partner più che di un socio ingombrante”.
Quindi un nuovo azionista di minoranza?
“Il pensiero porta al mondo arabo anche per gli interessi legati a Mediaset-Al Jazeera. E’ da sempre la pista più calda e caldeggiata da una parte della famiglia per i vantaggi sostanziali che porterebbe alla holding nel suo complesso”.
Il piano sembra sostenibile…
“Si, ed è stato ben studiato. Ma al momento è congelato anche per capire l’andamento della stagione sportiva. La prospettiva di non andare in Champions League potrebbe accelerare un’operazione del genere. Le perdite sarebbero pesanti e l’obiettivo di tornare sul palcoscenico internazionale richiederebbe investimenti significativi che oggi la famiglia Berlusconi non credo sia disposta a compiere. Da qui si renderebbe necessaria l’immissione di capitali freschi”.
Quali sono le differenze col caso Inter?
“Al Milan è stata raggiunta una certa stabilità nei conti, mentre l’Inter ha dovuto rivolgersi al mercato per aggiustare uno squilibrio. L’operazione Thohir, però, potrebbe contribuire ad abituare le tifoserie ad un nuovo calcio”.
E’ più semplice vendere come ha fatto Moratti?
“Paradossalmente si, perché ricordiamoci che chi mette soldi vuole sempre comandare. E’ difficile trovare chi ti finanzia rinunciando a decidere come potrebbe fare il Milan”.