Darwin sarebbe orgoglioso di vedere ciò che sta succedendo all’interno del calcio italiano. Un’evoluzione naturale. Un passaggio di consegne. L’ormai trentunenne Antonio Cassano cede ufficialmente il ruolo di bad-boy del football nostrano a Mario Balotelli. Come l’homo erectus diventò homo sapiens, così le cassanate di qualche tempo fa al giorno d’oggi sono mutate in balottellate: l’utlima ma non ultima (anche se si spera non sia così), la manata al cameraman Mediaset ingigantita all’ennesima potenza, che però resta pur sempre una nota negativa nel curriculum del bersagliato Mario.
A Tiki-Taka, programma del palinsesto di Italia 1, il pibe de Bari commenta la situazione di Mario con queste parole: “Mario è un bravissimo ragazzo, mi sembra di rivedermi a 20 anni“. Un Cassano bis insomma, tutto genio calcistico e sregolatezza nei comportamenti. Postilla da non sottovalutare aggiunta dal barese: “Bisogna prenderlo per quello che è“. Invito quanto mai logico al mondo dei media a un cessate il fuoco su Mario. Certo, la notiziabilità di qualunque movimento di Super Mario è ad un livello fuori dal comune, e lui non fa niente per evitare ciò, soprattutto in un momento di pausa per la Serie A nel quale ogni giornalista è alla ricerca di una notiziuccia da infilare. Sul buon Mario si può sempre contare insomma.
Le reazioni esagerate di Mario vengono prese seriamente in considerazione da federazione e ct, anche se, viste le immagini, in effetti tutta sta lite, tutta sta scazzottata non c’è proprio stata. Infatti, nonostante il tanto conclamato codice etico di Prandelli, Balo stasera dovrebbe giocare con la nazionale, salute permettendo. A Cassano non ne veniva perdonata una, e il codice etico era solamente un tacito accordo tra persone civili: lui era il caos, il primo caos. Il callo lasciato dalle cassanate può essere una fortuna per Mario, che però deve cercare di far calare i riflettori sul Balotelli personaggio e accenderli sul Balotelli campione.