Il freddo cala da nord e le temperature si abbassano drasticamente: l’inverno è alle porte. Con questo clima, a cui manca solo la neve e potremmo definire decembrino, ci si avvia blandamente a quello che tutti i calciofili attendono. Il 2 settembre non è lontano ma l’1 gennaio sembra una meta tangibile: il calciomercato riaprirà. Mancano ancora due mesi e più ma la sensazione è che il mercato non finisca mai. Chiedere a Galliani per credere. Anzi, il più delle volte è proprio quando tutti sopiscono che i top manager agiscono, nell’ombra, per guadagnarsi la pole quando i semafori diventeranno verdi.
Così ci troviamo con più certezze sul mercato ora, che quando fu fine agosto. La richiesta della tifoseria di un difensore per sistemare la perforabilissima retroguardia rossonera è stata insabbiata dall’eccitazione temporanea per l’arrivo di Kakà, che certo è un cuore rossonero, per molti è ancora un campione e casa sua è sicuramente il Milan, ma come utilità forse sarebbe stato il caso di tuffarsi su Rami già a Luglio. Coi soldi spesi per il solo Matri si poteva arrivare al francese e risparmiare anche qualche soldo. 11 milioni per Matri che si sono rivelati utili solamente ora che la moria di punte ha “obbligato” Allegri a far giocare il suo pupillo, con scarsi risultati.
Capitolo francesi. Di Rami abbiamo detto che andrà a cementificare la difesa soprattutto in quella fase di palle inattive dove si sa che Zapata e soci hanno una lacuna che oserei definire imbarazzante. Il suo metro e novanta, la sua fisicità, la sua abilità nel colpo di testa faranno molto bene a questa retroguardia. Il ruolo di titolare verrà messo in discussione: Zapata o Mexes, chi ne farà le spese? Per un francese che arriva ce n’è uno che potrebbe partire. La gara di oggi a Caen sembra proprio un’amichevole da addio al calcio per Niang, che pure ha ancora 18 anni. Sfumato in una nube di inutilità il giovane francese potrebbe non aver disfatto le valigie e sentire ancora profumo di Premier.
Con Honda che si allontana verso una meta inglese decifrabile come il Tottenham, ecco fatto lo scenario che si presenta a Galliani prima dell’inizio dei lavori. Gente da far accasare (Niang, Zaccardo e forse anche Robinho) e gente da far sbarcare a Milanello (Honda e magari un portiere), il via vai potrebbe essere folto. Anche se, presentimento mio, ma non solo mio, le giocate d’anticipo fanno solo da preludio a un “Siamo a posto” che trascinerà i problemi quantomeno fino alla fine del mercato invernale, se non fino al termine della stagione.