Domenico Quirico, il giornalista de La Stampa rapito per cinque mesi in Siria e liberato l’8 settembre scorso oltre che un reporter di successo è anche un grande tifoso del Milan.
E in redazione, dopo il suo ritorno, aveva chiesto al direttore del quotidiano quali erano stati i fatti calcistici principali che erano avvenuti durante la sua prigionia. Alla notizia del ritorno di Kakà, Quirico aveva ironizzato con una battuta: “L’avessi saputo , sarei rimasto in Siria”. Una voce fuori dal coro che stonava con l’entusiasmo che circolava in quei giorni per il ritorno del brasiliano.
Galliani, si sa, è molto attento a tutti i suoi tifosi e appena ha sentito questa dichiarazione si è subito fiondato a spedire una maglietta del brasiliano al giornalista, come ha confessato lo stesso Quirico a ‘Tiki Taka’ il nuovo programma di approfondimento sportivo di Mediaset: “Quando sono tornato Galliani mi ha spedito una maglia di Ricky con un biglietto che diceva: spero che lei si ricreda sull’efficacia della nostra campagna acquisti. E’ stato simpatico, adesso spero proprio di ricredermi”.
A parte Kakà, che non ha certo iniziato nel migliore dei modi la sua nuova avventura rossonera, la fede milanista di Quirico è indiscutibile: “Sono diventato tifoso rossonero forse per spirito di contraddizione, perché sono piemontese e in Piemonte tifano tutti per Torino o Juventus. Allora il Milan era una grande squadra: c’erano Rocco, Maldini padre,Altafini, Trapattoni e il mio mito Rivera. Ho simpatizzato per il Psg nella mia parentesi parigina, ma sono sempre stato tifoso del Milan”.