Inizia il campionato e ad aprire le danze con le sue dichiarazioni non può che essere il ct della nazionale Cesare Prandelli. Direttamente da Capalbio, luogo deputato a villeggiatura estiva del tecnico, è stato raggiunto dal Corriere dello Sport per fare quattro chiacchiere sulla stagione che avanza e che vede ai blocchi di partenza una Juve vincitrice uscente ancora favorita ma con almeno sette squadre a rendergli la vita difficile. Tra queste sicuramente ci sarà il Milan: con la prima stagione da titolare di Balo, il diavolo ha intenzione di non rendere la vita facile alla vecchia signora, anche perché molti dei giocatori si giocano un posto in nazionale nell’anno dei mondiali.
Uno che sicuramente farà parte dei 23 che partiranno per il Brasile è Mario Balotelli. Di lui e delle polemiche degli ultimi giorni ha parlato Prandelli: “Sono ottimista sul comportamento che terranno i tifosi del Verona e Mario in campo. Finché si discute civilmente va bene. Vedrete che presto tutti si daranno una calmata perché senza tifosi allo stadio non c’è gusto: il calcio è e deve restare uno spettacolo“. Passando all’aspetto tecnico il ct ha grandi aspettative su Mario: “Mi aspetto quello che si aspetta Allegri, né più né meno. Mario ha grandi potenzialità, ma deve togliere da dentro certe cose che lo frenano. Non deve innervosirsi per il semplice fatto che tutti vorranno fermarlo. Così spreca solo energie e dimostra fragilità: e il grande campione non è mai fragile”. Resta comunque il fatto che in Brasile Balo sarà la punta titolare: “Mario giocherà là davanti, accanto mi è piaciuto Osvaldo… Vediamo, le idee non mancano”.
Poi parla di come sarà la Serie A incipiente: conla Juve favorita, una Fiorentina e una Lazio molto ben attrezzate, il Napoli che sulla carta è l’anti-Juve ma deve dimostrare molto, Roma e Inter incognite e un Milan che secondo Prandelli potrà fare molto bene: “Il Milan parte avvantaggiato rispetto ad un anno fa. Allora avevano venduto tutti. Ora parte con Balo dall’inizio e con un’iniezione di gioventù di valore che ne fa una tra le più giovani squadre di vertice, schierando tra i titolari De Sciglio, El Shaarawy, Balotelli e Niang: nessuno ha gli stessi presupposti“. Certo Stephan e Balo sono una garanzia di spettacolarità che in Brasile potrebbe anche essere riproposta.