Toni svela un clamoroso retroscena: “Nel 2007 ero del Milan, ma l’ok di Berlusconi arrivò troppo tardi”

toni bayernVerona è l’ennesima tappa di una carriera da giramondo per Luca Toni, che, in un’ intervista alla Gazzetta dello Sport svela un gustoso retroscena che riguarda la squadra che oggi affronterà i suoi scaligeri, il Milan, al quale il centravanti di Pavullo nel Frignano fu vicinissimo.

Era la primavera del 2007” – spiega il calciatore “ed era il mio ultimo anno a Firenze, sapevo che sarei andato via. Il mio agente aveva trovato l’accordo con il Milan. Era tutto fatto: Galliani prese tempo per avere l’okay definitivo di Berlusconi per chiudere l’operazione. Nel frattempo arrivò il Bayern Monaco: vennero in Italia, Rummenigge mi conquistò col suo entusiasmo e mi impegnai con loro. Pochi giorni dopo arrivò l’okay di Berlusconi ma troppo tardi: avevo già detto sì al Bayern“. Oggi, nel frattempo, affronterà proprio i rossoneri: “Sarà un giorno speciale: stadio pieno, tifo alle stelle. Vorrei iniziare col botto: il Milan è forte ma si può battere e dobbiamo partire bene per non perdere l’entusiasmo“. Proprio quel Milan, che lo scorso anno soffiò alla sua Fiorentina l’accesso ai preliminari di Champions: “Troppe cose sono andate a favore del Milan e noi siamo stati sfortunati ma non penso a un disegno, altrimenti è meglio stare a casa“. La partita rischia di essere molto tesa ed il pericolo del razzismo è sempre dietro l’angolo, e Toni dice la sua sull’argomento: “Il buon senso vincerà e non si deve uscire dal campo: la risposta più forte è l’indifferenza. I buu razzisti vanno ignorati, non bisogna darla vinta a quattro sfigati. Se ti insultano vuol dire che sei temuto. Balotelli in campo è un campione, poi ognuno vede la vita a modo suo. Forse gli manca il definitivo salto di qualità interiore ma è giovane“.

 

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