Se El Shaarawy ci ha messo la testa, Abbiati l’ha persa. Pochi istanti per macchiare una prestazione da 7 in pagella: un attimo di follia per un portiere esperto ed affidabile. Nel pre partita Van Bommel non aveva avuto dubbi nell’inserirlo tra i punti di forza del Milan: “Christian tra i pali è un vero e proprio muro“. Fino al ’59 però, quando Bruma dai 30 metri ha tirato fuori una cannonata sorprendente che ha completamente mandato in bambola il vice capitano. O forse no, anzi in quel momento più che mai. Sì perché, quando si calcia contro un muro la palla torna indietro, così ieri senza una presa franca, la sempre più leggera sfera, è tornata in gioco arrivando in zona Matavz.
Può costare caro l’errore, ma tutto sommato poteva andare peggio, soprattutto se Abbiati avesse avuto una vera e propria giornata no. Impegnatissimo durante tutta la gara, ha avuto un blackout solo in quel momento, sfortuna vuole in concomitanza con Zapata che lo aveva lasciato completamente solo.
Senza protezione, basta un rimbalzo sbagliato per trasformare una bella serata in una brutta. È la dura vita dei portieri: tante ottime parate e un errore valgono una bocciatura, mentre ad un attaccante basta un gol di rapina per vivere di rendita. Ma Abbiati, ha ragione Van Bommel, è un muro portante e ancora affidabile. Da sabato le scorie di Champions dovranno già essere alle spalle, mercoledì ci saranno tempo e modo per farsi perdonare quella definizione presa troppo alla lettera.