Il portale topmercato.com ha raccolto una lunga intervista di Kevin Prince Boateng, col ghanese che ha trattato di vari temi, dal suo ruolo in campo, al rapporto con i compagni, passando per la piaga del razzismo negli stadi italiani.
Cominciando proprio dalle sue caratteristiche tecniche, il nativo di Berlino Ovest ha precisato: “Devo ammettere che il mio modo di giocare si è spostato in avanti nel corso degli anni. Prima di arrivare al Milan, giocavo quasi sempre come centrocampista difensivo. Ma dall’arrivo in Italia gioco come centrocampista centrale, da numero 10 o seconda punta. Questo non mi disturba perché sono prima di tutto al servizio del collettivo e gioco dove vuole l’allenatore”. Il Boa, però, non si sente ancora un giocatore completo: “So che devo ancora migliorare su certi aspetti del mio gioco, come la conclusione. Non segno abbastanza gol, e devo essere più decisivo da quel punto di vista. Lavoro duramente in allenamento per migliorare la mia efficacia offensiva“. L’ex Tottenham, poi, tesse le lodi di due suoi compagni di squadra: “Balotelli ed El Shaarawy sono il futuro della nazionale italiana e del Milan. Stephan è un attaccante molto intelligente, legge perfettamente il gioco e possiede un senso della posizione largamente sopra la media. Ha fatto un’ottima stagione l’anno scorso e sono sicuro che si confermerà quest’anno. Quanto a Mario, si tratta di un fenomeno, è molto atletico e tecnico. Ciò che è più allucinante in lui è che da solo può crearsi le occasioni da gol. È arrivato nel gennaio scorso ma ha segnato comunque dodici gol in tredici partite di Serie A nella seconda parte della stagione, che è qualcosa di enorme. Mario alzerà ancora il suo livello di gioco questa stagione e ci aiuterà a realizzare una grande stagione 2013-2014″.
L’intervista si conclude con un tema molto caro a Boateng, quello del razzismo: “Gli insulti razzisti a Constant a Sassuolo sono qualcosa di terribile. Bisogna lottare contro questa piaga e farla scomparire al più presto. Quel che è accaduto a Kevin e a me stesso è semplicemente vergognoso, un’esperienza che non auguro a nessuno. È urgente pensare a delle soluzioni ma anche a delle sanzioni per eliminare il razzismo dagli stadi, bisogna agire ed in fretta”.