Non fu proprio un’esperienza da incorniciare quella di Domenico Di Carlo alla Sampdoria nella stagione 2010/2011. Fuori dalla Champions League ai preliminari di Champions, poi verso le sabbie mobili della Serie B, quindi esonerato all’inizio di marzo. Tuttavia quella Samp era ancora “in piedi” prima di sprofondare nella retrocessione sotto la guida di Alberto Cavasin. Tra i blucerchiati che si distinsero per la voglia di lottare fino all’ultimo ci fu senz’altro Andrea Poli che alla fine di agosto di quel maledetto 2011 si trasferì all’Inter in prestito. Oggi in esclusiva a SpazioMilan.it Domenico “Mimmo” Di Carlo racconta la crescita del giovane centrocampista, da qualche settimana protagonista nel Milan.
Quale fu il suo rapporto con Poli?
“La sua stagione partì con qualche problema fisico da risolvere. Ha sempre mostrato una personalità spiccata, con la voglia di emergere per il bene della squadra, prima di tutto. Poi le cose non andarono per il verso giusto, anche se lasciai la Samp con tre punti di vantaggio sulla zona retrocessione…”.
Oggi come vede Andrea Poli?
“E’ un ragazzo che ha bisogno di sentirsi importante per rendere al meglio. Ha fame da vendere e credo che con un allenatore come Allegri e una società come il Milan possa puntare dritto ai Mondiali del prossimo anno in Brasile”.
Qual è la collocazione ideale in campo?
“In un centrocampo a tre può fare sia il mediano di destra, sia quello di sinistra. Non è sempre preciso nel tiro, ma se riuscisse a diventare più cattivo, avrebbe modo di segnare e inserirsi con più frequenza”.
Cosa non funzionò durante l’esperienza di Poli all’Inter?
“Non so, ma penso che entrare a freddo in un gruppo rodato non sia mai semplice. Poi l’Inter ebbe diversi problemi durante la stagione 2011/2012 e quando le difficoltà sono generali, diventa ancora più dura provare ad emergere. Al Milan sono sicuro che tirerà fuori tutto quello che ha dentro”.
Dove può arrivare il Milan dei giovani?
“Intanto, riparte da un’annata importante: il terzo posto raggiunto lo scorso anno è un risultato fantastico, considerato il cambiamento radicale che ci fu la scorsa estate. La dirigenza è stata brava a credere e mantenere Allegri in panchina, inserendo uno come Balotelli, che è tra gli attaccanti più forti al mondo. Secondo me, il Milan se la giocherà con Juve, Napoli e Fiorentina”.
E Di Carlo dove andrà?
“Aspetto, seguo le partite per farmi trovare pronto. Spero di ripartire prima possibile. Ho tanta fame e voglia di cominciare una nuova avventura. Un po’ come Andrea Poli…”.