Durante l’allenamento di scarico post Trofeo Tim, si sono presentati a Milanello Damiano Tommasi e Gianni Grazioli, rispettivamente presidente dell’AIC e il segretario generale. Intervistato da Tuttosport ha parlato di razzismo, in merito a ciò che è successo a Kevin Constant, e del nuovo leader dello spogliatoio rossonero, Riccardo Montolivo: “Il numero 18 rossonero è già uno dei punti cardine dello spogliatoio del Milan. Ho parlato anche con Constant, gli ho manifestato tutta la mia solidarietà ma gli ho ricordato che esiste un codice comportamentale da rispettare”.
Si è espresso anche sulla qualità del calcio giovanile italiano: “La finale dell’Europeo U-21 è stata emblematica: i nostri calciatori, pur con potenziale promettente, sono stati sconfitti da avversari di maggiore esperienza. La maggior parte dei giocatori spagnoli aveva già debuttato in Champions League. In Italia si crede nei giovani solo quando si è obbligati. Dobbiamo cambiare la nostra mentalità e renderci conto che non esiste niente di peggio che far giocare un ragazzo giovane solo perché si è obbligati e non perché si crede nei suoi mezzi”.
Per chiudere, due parole sul ranking FIFA e su come vive il calcio il nostro paese: “L’arrivo di parecchi stranieri importanti può fare bene all’Italia ad ogni livello, perché i risultati a livello internazionale possono far migliorare la posizione dei club nel ranking FIFA. A questo punto aumenterebbero le risorse a disposizione del calcio italiano: ad essere ottimisti, ci sono molti margini di crescita. Penso al modo in cui si vive il calcio in Italia rispetto agli altri paesi. Ha acquisito un enorme potere, anche a livello mediatico, forse esagerato. Ormai un comportamento da stadio è sinonimo d’inciviltà. E’ prima di tutto una questione di mentalità, gli aspetti tecnici e normativi vengono di seguito”.