Accelerata. Improvvisa, vera e decisiva. Il Milan risponde presente sul mercato battendo quel colpo che da tempo ci si aspettava: Andrea Poli. E’ fatta per il centrocampista ex Inter che arriverà in comproprietà. Alla Samp vanno la metà di Salamon, pronto a rimettersi in gioco dopo i 6 mesi vissuti all’ombra di Milanello, più un corrispettivo economico di 1 milioni di euro. Un tassello, il terzo dopo Vergara e Saponara, che si inserisce bene nel mosaico. Giovane, italiano con un’ottima esperienza (in Italia) e in sostituzione, probabilmente, di un giocatore decisamente con più pretese dal punto di vista dell’ingaggio. Galliani lo aveva detto: “Arriva un centrocampista solo se non rinnoviamo a Flamini”. Rinnovo non c’è stato, centrocampista arrivato e atteso a Milano in giornata per la firma sul contratto.
Tutto torna anche sul fronte attaccanti. Passo dopo passo, con estrema cautela (giustamente visto i precedenti), Honda si avvicina e Robinho va verso il Santos. L’accordo col giapponese si è trovato ieri, in un incontro tra la dirigenza milanista e il fratello-procuratore del trequartista. La situazione è chiara: se Robinho trova l’accordo con l’ex club di Neymar entro il 15 luglio (giorno di chiusura del calciomercato brasiliano), i rossoneri investono sul giocatore del CSKA, altrimenti si aspetterà il prossimo gennaio per averlo a parametro zero.
Ancora una volta gira tutto intorno a un brasiliano. A gennaio l’arrivo di Balotelli era strettamente connesso con la partenza di Pato, così come oggi quello di Honda non aspetta altro che quella di Binho. Proprio l’attuale numero 7 milanista fin ora non è stato un grande venditore di sé stesso, creando anzi una situazione di scompiglio. Il mandato, più o meno autorizzato, a trattare la sua cessione, messo nelle mani di Raiola non ha fatto altro che indispettire il club santista che si è sentito chiedere cifre iperboliche sull’ingaggio. Ieri è arrivato il passo indietro con le parole dell’agente incaricato. Così si sono aperti spiragli, ampi, ampissimi. Viene da chiedersi perché chiarezza non sia stata fatta prima, sarebbe stato nell’interesse del giocatore ma anche del Milan che nel frattempo ha perso l‘obiettivo Tevez, che forse, allora era alterativa sì, ma di un altro giocatore, quell’El Shaarawy che resta ufficialmente rossonero per ferma volontà di ambo le parti.
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