CALCIOMERCATO/ Milan, che ne sarà di Emanuelson?

small_121204-215204_to041212spoo_0034Il futuro di Urby Emanuelson rimane un enigma. Tornato al Milan dopo i sei mesi trascorsi in prestito al Fulham, il folletto olandese intende rimanere in rossonero per giocarsi le sue ultime carte, nonostante la società di Via Turati stia cercando di utilizzarlo come pedina di scambio. Perché il 4-3-1-2 dettato da Silvio Berlusconi nel corso della famosa cena di Arcore non prevede la presenza di Ema che, per caratteristiche, può esprimersi su livelli accettabili soltanto se schierato in un modulo in cui venga conferita importanza agli esterni alti.

Nelle vesti di trequartista, infatti, il fragile Urby sarebbe un pesce fuor d’acqua: non annovera nel proprio repertorio la tecnica, l’efficacia, l’inclinazione verso l’inserimento e verso la comprensione dello sviluppo del gioco sufficienti per agire con successo dietro le punte. Stesso discorso può essere fatto per la posizione di terzino sinistro. E’ vero, Ema possiede rapidità e dinamismo. Ma presentando una corporatura troppo esile per il nostro campionato, sulla fascia sinistra, l’olandese incontrerebbe problemi nella fase di copertura. Fase che, in Italia, assume un ruolo fondamentale.

Ecco allora che Emanuelson, rimanendo in rossonero, potrebbe terminare ai margini dello scacchiere tecnico di Allegri. Malgrado ciò, la sua volontà è quella di trascorrere ancora un anno al Milan, declinando di conseguenza le proposte avanzate da altri club. Proposte che per il momento, oltretutto, scarseggiano. Quella di Urby è una situazione complicata che, nel corso della sessione di mercato, si spera possa evolvere accontentando tutte le parti in causa.

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