Un’Italia da applausi e piacevolmente sorprendente, nonostante il risultato finale. Primo tempo esemplare per i ragazzi di Prandelli, per applicazione e spirito di sacrificio, tanto da essere artefici del 90% delle azioni offensive. Buono il gioco di sponda di Gilardino e gli inserimenti di Maggio e De Rossi, che hanno creato serie difficoltà alla difesa della Spagna. Spagna che nei primi 45′ si è resa pericolosa solo con un lampo di Torres al 34′. Squadra di Del Bosque irriconoscibile, totalmente stordita dalle manovre italiane.
Secondo tempo più equilibrato, con le due squadre lunghe e soprattutto stanche. Azioni importanti da entrambe le parti, con Iniesta migliore tra i suoi e Candreva scatenato. Ma intorno al 75′ la gara si addormenta, senza minacce per Buffon e Casillas. Al 93′ l’arbitro fischia la fine dei 90′ regolamentari: si va ai supplementari. Al 93′ palo clamoroso di Giaccherini, che sfiora il gol con un sinistro violento su iniziativa di Giovinco (subentrato a Gilardino, stremato). Qualche minuto dopo palla gol per Jordi Alba che calcia al volo e sfiora la traversa. L’Italia tenta di abbassare i ritmi per evitare di subire troppo le azioni spagnole. Azzurri positivi ma iberici più pimpanti. Il secondo tempo supplementare conferma le impressioni del primo: molti brividi per l’Italia, che rischia di andare sotto almeno in un paio di occasioni. Buffon trema ma si salva. Niente da fare: l’avversaria del Brasile si decide ai rigori.
Rigori che pronunciano la sentenza ufficiale: Italia fuori, Spagna in finale. Fatale l’errore dal dischetto di Leonardo Bonucci. Per quanto riguarda i milanisti, Montolivo è stato l’unico a scendere in campo, subentrato a Barzagli all’inizio della ripresa. Niente di particolare da rilevare, complice anche una condizione fisica non al top. Il suo rigore (il primo a oltranza) è stato realizzato con grande precisione. Brava, Italia: è un buon viatico per il Mondiale, quello vero.