E alla fine arriva Tevez. Alla Juve però, non da noi. L’argentino ha firmato oggi il contratto che lo legherà alla vecchia signora per tre anni a 5.5 milioni di euro. Al Manchester City intanto andranno 12 milioni cash (di cui 3 di bonus), un esborso notevole per un giocatore che si preannuncia notevole. Marotta ha insistito molto sul colpo in attacco per rinforzare un reparto che ha fornito prestazioni meno esaltanti degli altri due in campo. In tutto questo delirio bianconero Adriano Galliani si tiene ben lontano, forse biasimabile di aver perso un giocatore che poteva rivelarsi preziosissimo, ma forse anche conscio di esser riuscito a trattenere un El Shaarawy che sempre di più rischiava di entrare nella trattativa.
Arrivato a Torino via Malpensa, l’Apache è andato subito a Torino nella sede di Galileo Ferraris per firmare il suo contratto. Le sue prime parole recitano: “Sono molto contento di essere alla Juventus, è una grande soddisfazione. La Juve è stata la società che mi ha voluto più del Milan“. Una stoccata a Galliani che incassa e vira verso altri lidi. Per comprare Tevez si sarebbero dovuti prima cedere almeno uno dei pezzi sul mercato, quindi non se n’è fatto nulla. Marotta aveva già da tempo preparato il colpo mentre anche il Milan trattava con l'”amico” Joorabchian. Poi ieri il viaggio dell’amministratore delegato bianconero a Manchester e giochi chiusi: Tevez va alla Juve.
Un ritorno sul mercato internazionale della Juventus come non si vedeva da anni e forse anche il Milan ne è rimasto impreparato. Ora per rasserenare i tifosi sul fatto che comunque quando si parla di mercato Galliani resti il re indiscusso, ci vorrebbe un bel colpo alla “Galliani”. Un nome caldo, magari tenuto in ombra per un po’ e infine mediatizzato in grande stile per enfatizzare l’arrivo e l’abilità nella trattativa. Un po’ come successe per Balo, insomma. Un Vucinic o un Honda non sarebbero due nomi sgraditi. L’unica cosa che conta è dare una risposta immediata a questa Juventus che si rinforza e allarga il gap tra lei e noi.