Il bello di Balo: un campione vero dall’animo fuori dal comune

balotelli 3 milan-roma (spaziomilan)Il tempo passa, i gol aumentano e le giocate pure, il suo apporto diventa decisivo, imprescindibile, quasi una certezza. Ma c’è qualcosa, di lui, che non cambia mai, come se lo avesse impresso sulla pelle, una specie di immaturità persistente, di incoscienza che lo “ubriaca” troppo spesso portandolo in errore. Mario Balotelli è quello del risvolto della medaglia, negativo o positivo non si sa, dipende da che faccia la si guarda…

Prendiamo ad esempio il Balotelli milanista: 13 presenze e 12 reti in questi primi mesi in rossonero. La sua è una media straordinaria, ma il suo carattere a tratti ha offuscato anche quella (ricordiamo l’ammonizione un po’ ingenua contro la Fiorentina, che gli costò molto cara). Nonostante il suo impegno e il suo rendimento spesso siano da 10, alla fine viene scalato sempre qualche voto, dato che i grandi campioni si valutano sempre nel complesso.

Balotelli è un campione, appunto. In questi giorni lo hanno ribadito in tanti: da Dunga a Ronaldo, da Inzaghi a Galliani, da Adriano a Neymar. Tutti concordi nel riconoscergli un talento fuori dal comune. Il problema però, non è l’involucro, ma quello che c’è dentro e che ogni tanto esterna in forme sbagliate. La grinta, l’agonismo, la rabbia che potrebbe essere trasformata in determinazione, danno invece di lui un’immagine sporca, seppur di un grande calciatore.

L’espulsione contro la Repubblica Ceca, i calci e le botte nel sottopassaggio, l’ammonizione contro il Messico dopo il gol, sono leggerezze che la stampa non gli ha perdonato, macchie che intaccano le sue doti. All’estero, però, ce lo invidiano lo stesso. Se solo riuscisse a darsi una regolata, a trattenersi quando sente di stare andando oltre, staremmo parlando davvero di un giocatore fuori dal comune. E di soli 22 anni…

 

Gestione cookie