E’ stato aggiornato al prossimo 18 ottobre il processo a carico dell’ex terzino del Milan e della Nazionale Paolo Maldini, accusato di corruzione e accesso abusivo a sistema informatico. Secondo l’accusa, infatti, la ‘bandiera’ rossonera per evitare controlli fiscali avrebbe messo ‘a libro paga’ un funzionario dell’Agenzia delle entrate, a cui si sarebbe rivolto anche per una verifica illecita per il buon esito di un’operazione immobiliare.
Oggi il processo, a carico anche di altre 12 persone, si è aperto davanti ai giudici della decima sezione penale di Milano, ma è stato subito rinviato per un difetto di notifica della fissazione dell’udienza che ha riguardato uno degli imputati. Maldini, assistito dall’avvocato Danilo Buongiorno, si è presentato anche oggi in Tribunale, come ha sempre fatto nel corso dell’udienza preliminare davanti al gup Luigi Varanelli.
L’ex terzino ha sempre spiegato di essere sereno, perché “non ho mai corrotto nessuno e il Tribunale se ne renderà conto“. Nelle ‘maglie’ dell’inchiesta, coordinata dal pm di Milano Paola Pirotta e che aveva portato in passato a numerosi arresti, erano rimaste coinvolte una quarantina di persone tra dipendenti dell’Agenzia delle entrate e commercialisti, i quali avrebbero aiutato decine e decine di imprenditori e titolari di società ad aggirare i controlli fiscali o ad ottenere trattamenti piu’ favorevoli.