Non ci sono ancora certezze per la panchina milanista. Resterà Allegri? Arriverà Seedorf? Donadoni cambierà idea e lascerà il Parma? Molte domande e per adesso nessuna risposta. Solo mezzi silenzi e molti sorrisi tirati da parte dell’ad rossonero Adriano Galliani. Restando nel campo delle ipotesi, come potrebbe cambiare l’assetto del Milan a seconda del tecnico? Andiamo per punti e… per allenatori ipotetici.
DONADONI: col Parma ha schierato principalmente un centrocampo a 3, difesa a 4 e tridente d’attacco. Una valida alternativa al classico 4-3-3 è stato anche l’utilizzo di una linea con 5 giocatori e due punte. Con Donadoni quindi, non ci sarebbero grandi sconvolgimenti rispetto all’attuale formazione. Montolivo resterebbe probabilmente fisso al timone (ancora più saldo se dovesse partire Ambrosini per Londra) mentre Flamini, Nocerino, Muntari e De Jong si darebbero il cambio ad affiancare l’ex fiorentino. Anche se per Flamini e Nocerino non si sa ancora se giocheranno in rossonero la prossima stagione. Schierare una difesa a tre invece, soprattutto la nostra, al momento sarebbe un azzardo.
SEEDORF: difficile immaginare la possibile formazione dall’ex milanista. Non avendo precedenti possiamo considerare le doti strategiche dimostrate quando era in campo per supporre quali alternative potrebbe proporre al gioco visto fin’ora. In questo caso quindi è poco probabile che l’ex milanista scopra troppo la difesa. Più verosimile un centrocampo a 3, ma se in questo caso riproponesse lo schema ad “albero di natale” tanto caro ad Ancelotti? Tuttavia si sa che la punta singola non è mai stata vista di buon occhio dal presidente Berlusconi. Su questa soluzione infatti aveva più volte punzecchiato il buon Carletto.
ALLEGRI: la formazione schierata per la maggior parte del campionato è stata il 4-3-3. Considerati anche gli infortuni di Ambrosini e De Jong, Allegri ha fatto spesso affidamento a Montolivo come regista del gioco e Nocerino e Flamini ad affiancarlo. Con l’avanzare della stagione tuttavia, Muntari ha avuto sempre più spazio come titolare, diventando quasi indispensabile per gli schemi del tecnico livornese. Il rientro fisso di Ambrosini ha permesso poi di tentare nuove soluzioni. Col capitano milanista al centro e il giocatore fiorentino impiegato come mezzala. Boateng invece, sotto la supervisione di Allegri, ha fatto sempre più spesso parte del tridente offensivo, sebbene sulla carta risulti ancora come centrocampista.
Forse, indipendentemente dal cambio in panchina, si dovrà comunque puntare su una campagna acquisti mirata per rinforzare il centrocampo. Poli sarebbe già una valida alternativa e anche Alcantara potrebbe dare nuove energie alla squadra. Sperando che non rimangano solo dei sogni nel cassetto.
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