Dicembre 1925. Pietro Pirelli, presidente del Milan, contribuiva cospicuamente alla costruzione dello stadio che avrebbe ospitato la squadra rossonera. I lavori durarono circa un anno, e il 19 settembre del ’26, un’amichevole tra Milan e Inter inaugurava il nuovo impianto. Nasceva così San Siro, la casa del Milan. L’Inter continuò a disputare le sue partite all’Arena Civica, fino al 1947, quando il San Siro divenne Meazza e fu ceduto al Comune di Milano.
Il Milan ha goduto di 21 anni di proprietà esclusiva della struttura, e soprattutto è stato artefice principale della sua nascita. Il tempo ha stravolto la realtà, ma la storia è indiscussa e indiscutibile, e racconta che i primi colori che avvolsero e abbracciarono il San Siro furono il rosso e il nero. Le due società negli anni hanno imparato a convivere sotto lo stesso tetto, ma questo ha comportato la mancanza di proventi economici e talvolta il desiderio reciproco di sentirsi addosso quel posto in maniera esclusiva, con le relative polemiche che ne sono conseguite.
Oggi, la situazione sta assumendo dei contorni sempre più netti. L’Inter sta seriamente pensando di “emigrare” in un nuovo impianto di sua proprietà. Il Milan vuole riportare tutto alla condizione primordiale, rivendicando per sé il possesso di San Siro. Il progetto dovrebbe partire nel 2016 quando, tra l’altro, scadrà l’accordo stipulato con il Comune di Milano.
L’intenzione della società rossonera è di acquistare San Siro e iniziare un’opera di modernizzazione, adeguando la struttura a quella delle più importanti d’Europa. Secondo indiscrezioni, ci sarebbe anche lo sponsor pronto a finanziare tutto: Fly Emirates, con un assegno da circa 60 milioni di euro. “Dentro il nostro stadio, sotto il nostro cielo”. Ora è davvero possibile.