Corrono tempi non facili per Sulley Muntari in questo ultimo scorcio di stagione, sia a livello di prestazioni, che di comportamenti che esulano dal calcio giocato. Il mancino rossonero non sta riuscendo, infatti, a dare il meglio di sè a livello calcistico e ha in qualche occasione palesato problemi di self control.
Nella giornata, di ieri, infatti, il centrocampista ghanese è stato protagonista di un episodio di nervosismo fuori dal centro sportivo di Milanello. Dopo che l’ex Inter ha firmato degli autografi ai tifosi presenti, si è sentito un poco piacevole “vaffa” che Muntari ha creduto fosse riferito a lui, andando su tutte le furie, mentre in realtà sembra essere stato tutto frutto di uno spiacevole misunderstanding, che però ha palesato una mancanza di tranquillità nel giocatore. Ad aggiungersi a queste vicende “colorite” fuori dal terreno di gioco, c’è il fatto che Sulley sta attraversando un momento poco brillante in campo, con prestazioni ben al di sotto delle sue possibilità e della seconda parte della scorsa stagione, quando fu una piacevolissima costante nelle formazioni di mister Allegri.
Da quando è tornato dal lungo infortunio che lo ha tenuto fuori per mesi a causa della rottura del legamento crociato patito durante le vacanze estive, il mediano di Konongo ha giocato una sola partita degna di nota, l’ottavo di finale d’andata contro il Barcellona, in cui ha marcato il secondo gol dei rossoneri, poi le restanti esibizioni sono state al di sotto di un’accettabile sufficienza, come dimostrato dalle ultime tre sfide dei rossoneri contro Fiorentina, Napoli e Juventus. Domani contro il Catania, infine, Sulley dovrebbe partire ancora dalla panchina, come accaduto contro la compagine di Antonio Conte, quando subentrò all’intervallo a capitan Ambrosini, non riuscendo a dare quell’apporto di sostanza e qualità alla mediana meneghina.
Urge assolutamente ritrovare la serenità a livello psicologico, perchè solo con la fermezza di nervi si può affrontare al meglio una fase così delicata e importante per il Milan in vista della prossima stagione europea. Le qualità non mancano, ma quando la testa è distante dai piedi si fa fatica a metterle a servizio della squadra, che ne ha assolutamente bisogno; Allegri in lui ripone massima fiducia, ora spetta a Muntari alzare l’asticella delle prestazioni per aiutare a condurre il Milan nel sereno porto della prossima Champions League.