Può succedere, anzi, in un percorso di crescita così bello, intenso ed esponenziale deve succedere. La prestazione di De Sciglio contro la Fiorentina è stata insufficiente. Incredibile ma vero. E assolutamente normale.
E’ mancato soprattutto il suo apporto in fase d’attacco, con pochi, pochissimi inserimenti e troppa imprecisione nei passaggi anche semplici. E’ sembrato il “vecchio” De Sciglio, il primo: fisicamente presente ma ancora non strutturato al massimo della forza, quello ancora da scoprire. L’errore, si può solo descrivere così ma senza condannare nessuno, è stato però commesso in difesa al 72’ di Fiorentina-Milan, quando al “Franchi” i rossoneri hanno regalato punti e sicurezze ad una squadra in 10 e quasi KO dopo lo 0 a 2 di Flamini al 62’. Soprattutto si è regalato un rigore, solo uno: l’unico che c’era. Quello di un ingenuo De Sciglio che, dopo non aver mai sofferto il veloce ed imprevedibile Cuadrado, lo ha messo giù in area allungando di quel tanto che è bastato la gamba per convincere Tagliavento a fischiare. Peccato.
Ma la sensazione del dopo Firenze è rimasta la stessa e cioè la conferma che Mattia anche a sinistra si trova a suo agio, un ruolo che gli calza a pennello. Un incidente di percorso inevitabile, quasi scontato e rassicurante che sia arrivato anche per il numero 2 del Diavolo e della Nazionale che fino adesso aveva solo deliziato pubblico e spettatori. Con il Napoli per ricominciare a vincere e convincere. Insieme.