La Juventus che nascerà alla fine di questo mercato sarà ancora una volta una squadra negli uomini molto diversa rispetto a quella che ha iniziato la stagione precedente. Ma oltre ai vari acquisti, obbligati e promessi dalla dirigenza, molti giocatori a Vinovo hanno già le valigie pronte per altre destinazioni. Tutto dipenderà da Conte che in questi giorni sta analizzando la rosa reparto per reparto e a breve si attendono le sue decisioni per stabilire le strategie di mercato. L’abilità di Marotta e Paratici questa estate dovrà essere anche nel vendere alcuni uomini ora presenti in rosa.
Già da tempo si è stilata una bella lista partenze, con i rispettivi prezzi allegati. Nessuno incedibile: dopo le delusioni della scorsa stagione tutti possono partire in caso di offerte interessanti. Storari, Grygera, Motta, Grosso, Sissoko, Felipe Melo, Lanzafame, Martinez, Amauri e Iaquinta i componenti della lista trasferimenti, a cui vanno poi aggiunti Giovinco e Palladino pronti ad essere riscattati dal Parma. Un tesoretto di oltre 50 milioni da aggiungere al già ampio budget acquisti juventino. Se la società sarà brava a ricavare il massimo da ogni cessione potrebbe uscire un ricavato così alto da essere sufficiente ad ingaggiare un altro dei “top player” adocchiati da Marotta.
Molti di questi giocatori in partenza hanno un valore qualitativo tecnico-tattico indiscusso ( vedi Sissoko, Felipe Melo, Amauri, Iaquinta e Giovinco) e sarà difficile sostituirli, ma alla Juve troppo spesso sono stati protagonisti di periodi molto incostanti e a volte sotto le aspettative. Finché questi giocatori avranno mercato la dirigenza di Corso Galileo Ferraris deve attivarsi per trovargli possibili destinazioni, anche inserendoli in trattative per arrivare ad altri obiettivi. Sissoko nella offerta per Bastos, Felipe Melo in quella per Higuain o Benzema, Palladino e Giovinco in quella per Sanchez o Inler. Il negozio Juve è aperto per vendite estive, giorno di chiusura 31 agosto: adocchiare ciò che piace e trattare con i titolari. Necessita liquidità!
Nicola Frega